Economia

Hypertennis, la startup di Candusso si rafforza: arrivano due nuovi soci per l'incordatore delle racchette di Jannik Sinner

di Andrea Giacobino

Novità per la startup spinoff del Politecnico di Torino che utilizza l'intelligenza artificiale per studiare le racchette e i gesti tecnici dei giocatori

Atp Finals, entrano nella startup dell'incordatore di Sinner un calciatore e un tennista 

Due nuovi soci importanti, un calciatore e un tennista, per Andrea Candusso, torinese, 46 anni, l'incordatore delle racchette di Jannik Sinner che sta giocando a Torino le ATP Finals. Candusso però è anche fondatore di HyperTennis srl, startup spinoff del Politecnico di Torino che utilizza l'intelligenza artificiale per studiare le racchette e i gesti tecnici dei giocatori.

Così qualche settimana fa nel capitale di Hypertennis sono entrati il portiere della Juventus Mattia Perin e il tennista moldavo Radu Albot con quote rispettivamente del 3,5% e dell’1,3%. Il loro ingresso segue quelli dell’ex juventino Leonardo Bonucci e del tennista russo Andrey Golubev che oggi detengono quote rispettivamente dell’11,66% e dell’1,8%.

I due nuovi azionisti (il primo resta Candusso titolare del 43,6%) hanno debuttato nel libro soci sottoscrivendo la seconda parte di un aumento di capitale di 168mila euro che è terminata nelle scorse settimane Hypertennis grazie a un sistema di telecamere e sensori legati al polso del tennista raccoglie informazioni che vengono rielaborate in una black box di intelligenza artificiale per preparare il miglior setup della racchetta con un determinato peso distribuito e una determinata accordatura.

 

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