Economia

Aumento dei tassi, mutui variabili ormai insostenibili: +180 euro nel 2022

Un'indagine dimostra che con il nuovo incremento della Bce la rata mensile potrebbe aumentare, nei prossimi mesi, di quasi 35 euro

"In ogni caso l’impatto dell’aumento sarà differente per ciascun mutuatario in base ad alcuni fattori, tra cui l’importo residuo del finanziamento e il numero di rate mancanti; il consiglio per chi ha un mutuo variabile è di stabilire la soglia massima oltre la quale la rata potrebbe diventare insostenibile e rivolgersi al proprio istituto di credito o ad un consulente per individuare la soluzione migliore in base alle proprie caratteristiche".

Per l’analisi Facile.it ha preso in esame un finanziamento a tasso variabile da 126.000 euro in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022, analizzando come è cresciuta la rata da inizio anno ad oggi e come potrebbe ulteriormente salire nei prossimi mesi ipotizzando due scenari: un aumento dell’Euribor (l’indice di riferimento per i mutui variabili) di 0,50% e uno di 0,75%. Il tasso (Tan) di partenza sottoscritto a gennaio e usato nell’analisi è pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro. Se nella prima parte del 2022 le rate sono cresciute solo di poco (+13 euro da gennaio a giugno), a partire da luglio gli indici dei mutui hanno iniziato a salire in modo consistente e, dopo i tre aumenti dei tassi da parte della Bce, a dicembre la rata è arrivata a circa 602 euro, vale a dire quasi 150 euro in più rispetto a quella iniziale. 

Se la Bce dovesse confermare un nuovo aumento del costo del denaro di 50 punti basi, ipotizzando che l’Euribor cresca in modo analogo, la rata mensile del mutuatario salirebbe, nei prossimi mesi, a circa 636 euro, vale a dira quasi 35 euro in più rispetto ad oggi e 180 in più rispetto a inizio anno (+39%). Se invece l’aumento fosse più alto e pari a 75 punti base, la rata potrebbe addirittura arrivare a circa 653 euro (oltre 50 euro in più rispetto ad oggi, 197 euro in più se paragonata a quella di inizio anno).