Economia

Auto: il futuro passa dall'Asia. Toyota leader, ma cresce VW

I gruppi automobilistici di Pechino puntano anche sul business dei veicoli elettrici. La battaglia infuria sul comparto dei produttori di batterie

Per ora i modelli più venduti sono la Roewe e550 del gruppo Saic, produttore cinese che con l’acquisizione, nel 2007, della connazionale Nac ha acquisito il marchio MG e le tecnologie del fallito produttore inglese di lusso Rover, i modelli Eu260 e Ec180 del gruppo di proprietà statale Baic (Beijing Automotive Industry Holding) e la E100 di Jcm (Jiangling Motor Corporation), tutte in grado di superare le vendite del Model X di Tesla. In realtà però quella dell’auto elettrica è una battaglia che si combatte su più fronti, con implicazioni industriali particolarmente rilevanti per il mercato delle batterie elettriche.

Anche qui sono i produttori cinesi a dettar legge per il momento, con Catl (Contemporary amperex technology Ltd) che promette di diventare la Panasonic della Cina, come ha sottolineato il Financial Times, ricordando come la valutazione del gruppo sia già pari a 11,5 miliardi di dollari. Catl, che l’anno scorso ha prodotto 7,6 GWh di batterie secondo Goldman Sachs, entro il 2020 conta di aprire un impianto produttivo di dimensioni superiori a quelle del mega impianto nato dalla joint venture Tesla Motors e Panasonic che ha aperto in Nevada a inizio anno e si prevede sarà il più grande produttore negli Stati Uniti. La battaglia per l’auto elettrica è appena iniziata ma già promette di sconvolgere gli equilibri del mercato mondiale dell’automotive.

Luca Spoldi