Economia

Banche,nuovo salvataggio di sistema? Scatta la patrimoniale sui conti correnti

I costi che le banche scaricano sui clienti. Ecco quanto sono aumentati i c/c

VENETO BANCA, GARANZIA STATALE SU NUOVI BOND PER 1,4 MILIARDIVeneto Banca ha ricevuto oggi dal ministero dell'Economia e delle Finanze la comunicazione che il decreto con il provvedimento di concessione della garanzia dello Stato su ulteriori emissioni obbligazionarie per un importo fino a 1,4 miliardi di euro e' stato registrato alla Corte dei Conti. Vista questa comunicazione, la Banca ha pertanto avviato le attivita' propedeutiche necessarie per la successiva emissione di tali titoli garantiti che contribuiranno a rafforzare il profilo di liquidita' del Gruppo Veneto Banca aumentandone la counterbalancing capacity. La domanda per avere la garanzia statale all'emissione era stata presentata il 23 marzo scorso. 

Il settore bancario italiano continua ad attraversare una fase critica, soprattutto per quanto riguarda la storicamente modesta redditività che in questi anni non è certo migliorata, complice lo scenario di tassi nominali schiacciati sui minimi storici nonostante riferimenti sempre più frequenti alla possibilità che la Bce rallenti prima e interrompa poi i suoi acquisti di bond sul mercato (“quantitative easing”) e che la risalita dell’inflazione possa alla fine far risalire i tassi d’interesse su cui le banche (e le assicurazioni) lavorano. Come fare per ovviare a questo stato di cose, che si somma alle richieste di “solidarietà” avanzate alle banche sane a vantaggio di istituti risolti (le quattro “good bank”) o in forte crisi (Mps e le due ex popolari venete in primis)?

Investendo in innovazione e diversificando la propria offerta di servizi e prodotti, ma anche, secondo l’accusa di Adusbef, aumentando indiscriminatamente i costi per la clientela, tanto che l’espressione “patrimoniale sui conti correnti” è sempre più utilizzata. Secondo il presidente della storica associazione dei consumatori, Elio Lannutti, sarebbe forse meglio definire questo fenomeno come un “prelievo forzoso”. Infatti se per Banca d’Italia la spesa effettiva di gestione di un conto corrente “rappresentativo”, sarebbe diminuita del 3,4% l’anno, attestandosi a 77 euro, per Adusbef “i costi dei conti correnti a pacchetto, la cui media di spese per commissioni per le maggiori banche quali Intesa Sanpaolo, UniCredit, Mps, Banco Bpm, Ubi Banca, Bnl-Bnp Paribas e Cariparma-Credit Agricole” sono parecchio differenti.

In media, spiega l’associazione, questo tipo di pacchetti “prevede un canone annuo carta di credito di 33,40 euro, un costo per bonifico allo sportello in contanti di 5,75 euro, per il pagamento utenze per cassa di 4,71 euro, per bonifico allo sportello con addebito in conto di 4,93 euro, mentre il prelievo bancomat su altra banca costa mediamente 1,87 euro, l’elenco movimenti allo sportello 0,73 euro, il pagamento utenze online 1,20 euro, un bonifico online su altra banca 1,07 euro, il prelievo di contanti allo sportello 0,66 euro”. In tutto si arriverebbe così a 159 euro, ma non è tutto qui, visto che i conti correnti a listino, senza pacchetti o convenzione, arriverebbero a costare 318 euro l’anno, “contro una media di 114 euro dell’Ue” sottolinea Lannutti, che poi rincara la dose ricordando anche “le manovre fraudolente sulla pelle dei clienti, costretti a pagare gli errori dei banchieri e una gestione truffaldina del credito e del risparmio, l’omessa vigilanza che ha generato dissesti bancari” il cui conto è salito “a 108 miliardi di euro negli ultimi 20 anni”.

(Segue...)