Economia

Banche, Tria tira dritto sui rimborsi. Conte: "Stia sereno. No tensioni"

Di Maio si piega al "passaggio tecnico" con i risparmiatori

Sui rimborsi ai truffati dalle banche Tria tira dritto. Una posizione puntellata da solide argomentazioni giuridiche (non esiste ancora un titolo dopo un contenzioso per far scattare i risarcimenti) a cui il vicepremier Luigi Di Maio, dopo quattro ore di riunione in Cdm, si è dovuto allineare rinviando ora, come suggerito da Giuseppe Conte a cui è toccata l'ennesima mediazione, il confronto al tavolo con le associazioni dei risparmiatori traditi per ricevere un via libera al doppio binario degli indennizzi (con una corsia preferenziale con Isee inferiore ai 35 mila euro e patrimonio inferiore ai 100 mila euro, e controlli arbitrali su quelli di entità superiore) e non perdere la faccia. Anche perché con il rischio di procedura Ue i risparmiatori potrebbero esser costretti a dover restituire quanto percepito in un secondo momento.

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Vogliamo condividere il modo migliore per pagare i risparmiatori il prima possibile. Non ci sono posizioni differenti (nel governo, ndr), stiamo cercando la norma più adatta per pagare tutti. Ovviamente bisogna pagarli secondo le regole, perché altrimenti non si possono pagare. Tutto lì”, ha spiegato il ministro dell’Economia arrivando a Bucarest all’Eurogruppo quando gli è stato chiesto di chiarire se sulla questione dei rimborsi per il “misselling” delle obbligazioni junior delle banche avesse dei contrasti con il leader politico pentastellato. “Io sotto attacco? Non mi sento niente, andiamo avanti tranquillamente”, ha aggiunto poi l’inquilino del Tesoro sgombrando il campo da retroscena che hanno voluto Tria essere il bersaglio di dossieraggi da parte dei grillini ed essere finito sul banco degli imputati in Cdm per la sua posizione oltranzista sui rimborsi. 

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Dopo che in legge di Stabilità il governo ha stanziato 1,5 miliardi per i risarcimenti a quanti sono rimasti con un pugno di mosche in mano dopo aver sottoscritto strumenti d’investimento delle varie Banca Etruria e Popolare di Vicenza, secondo il ministro dell’Economia serve una nuova norma che fornisca uno "scudo" ai funzionari del Mef contro possibili ricorsi alla Corte Conti (per danno erariale), indicando Consap come ente erogatore dei risarcimenti. 

Una posizione a cui all’inizio il M5s si è opposto, chiedendo a Tria di tenere la linea di rimborsi "diretti" e senza contenzioso. I truffati dalle banche "li dobbiamo risarcire. Quelle persone vanne risarcite senza arbitrati, lodi o giudici, visto che già ne hanno passate abbastanza. Sono contento che siamo arrivati alla conclusione che vanno risarciti tutti il prima possibile, aspettiamo la riunione di lunedì con le associazioni, ma la mia linea è molto chiara”, è stato il commento di Di Maio oggi a Milano in Assolombarda dopo il Cdm di ieri che ha approvato il decreto crescita con la formula salvo-intese. Rinviando di fatto il provvedimento per la questione del risparmio tradito mentre il leader della Lega Matteo Salvini continua con il suo mantra "fare in fretta", ma recepisce che le cose "bisogna farle bene. Conte ha detto 'faccio io' e lo faccia, ha la mia fiducia"." “Sicuramente c'è sintonia ogni volta che lavoriamo su cose concrete per aiutare gli italiani. Se stiamo nella concretezza, in questo Governo c'è sempre sintonia”, ha aggiunto il vicepremier abbassando i toni. 

A pochi chilometri, a Brescia nel corso del Family Business Festival 2019 organizzato dal Corriere della Sera, anche Giuseppe Conte fa il pompiere e precisa che "il problema è sbloccare il miliardo e mezzo in un quadro regolatorio che ci impone qualche cautela". Ma "nella riunione di ieri c'è stato un confronto sereno. Non bisogna pensare che dal confronto dialettico delle due forze della maggioranza venga messa in discussione l'attività del governo”. 

Intanto, gli occhi sono già sul Def che deve fare capolino in Parlamento il 10 aprile.  “Arriverà la settimana prossima”, ha spiegato infatti Tria, precisando che sarà un documento in cui “ci saranno i numeri, obiettivi di bilancio chiari e l'inquadramento economico”.