Banco Bpm: utile semestre quadruplicato a 353 milioni
Nel primo semestre Banco Bpm ha registrato un utile netto di 353 milioni rispetto ai 94 milioni dello stesso periodo del 2017, quindi quasi quadruplicando il dato. I crediti deteriorati netti sono in calo di 3,5 miliardi rispetto a fine anno, con un'incidenza sul totale degli impieghi passata dal 12,1% all'8,9%. Le sofferenze scendono di 2,9 miliardi, individuata la 'short list' per la cessione di altri 3,5 miliardi di sofferenze e il gruppo "valutera' una potenziale ulteriore accelerazione del piano di cessioni".
Banco Bpm "ha selezionato 3 consorzi di investitori con cui intende proseguire le interlocuzioni" per la cessione del pacchetto di sofferenze. "Le potenziali controparti individuate dal consiglio di amministrazione della banca - si legge nel comunicato sui dati semestrali - sono la cordata costituita da DoBank, Fortress e Spaxs, quella costituita da Credito Fondiario ed Elliott e quella costituita da Christofferson Robb & Company Davidson Kempner e Prelios".
I proventi operativi del primo semestre sono a 2.447 milioni (+6,1%), gli oneri a quota 1.391 (-4,4%), gli impieghi a 106 miliardi ('bonis' +2,7%, deteriorati -27% rispetto a fine anno), la raccolta diretta dalla clientela di 107,7 miliardi. le cessioni di crediti deteriorati sono a quota 9,5 miliardi (il 73% dell'obiettivo finale di 13 miliardi).
Il Common Equity Tier 1 ratio (CET1 ratio phased in) e' pari al 12,9% rispetto al 12,4% del 31 dicembre 2017 con un incremento "imputabile alla riduzione delle attivita' ponderate per il rischio (-8.542 milioni) principalmente conseguente all'autorizzazione ottenuta dalla Bce, con decorrenza dal 31 marzo, all'estensione dell'utilizzo dei modelli interni per la misurazione del rischio di credito. Il Tier 1 ratio e' pari al 13,1% rispetto al 12,7% del 31 dicembre 2017, mentre il Total Capital ratio e' pari al 15,8% rispetto al 15,2% di fine anno.