Economia

Banco Desio: aumento di capitale da 8,7 milioni

Brianza Unione Sapa, la cassaforte attraverso cui le famiglie Gavazzi e Lado controllano il Banco Desio, rafforza il patrimonio del gruppo varando un aumento di capitale da 8,7 milioni tramite la conversione di un bond. In base ai verbali assembleari consultati da Radiocor, lo scorso 30 settembre l'assemblea degli obbligazionisti portatori del bond da 19,7 milioni in scadenza il 30 settembre 2020 ha infatti modificato il regolamento del prestito, rendendolo convertibile in azioni con un rapporto di 12 obbligazioni per ogni nuova azione e anticipando la scadenza al 31 ottobre 2019. Lo stesso giorno l'assemblea straordinaria degli azionisti dell'accomandita ha varato l'aumento di capitale fino a 8,7 milioni nominali a servizio della conversione del bond. Da qui a fine mese, quindi, i bondholder avranno la facoltà di convertire in azioni ordinarie, in tutto o in parte, le obbligazioni detenute. L'operazione, che ha avuto il via libera della Banca d'Italia, «risponde all'opportunità per il gruppo che fa capo alla società, che comprende la controllata Banco di Desio e della Brianza e le società da queste controllate, di migliorare i coefficienti patrimoniali di vigilanza cui è sottoposto il gruppo medesimo, con ricadute positive in termini di operatività nell'attività bancaria svolta». In particolare «l'operazione dovrebbe consentire di riassorbire ampiamente l'effetto diluitivo in termini di Cet1 ratio derivante dalla fusione per incorporazione della Banca Popolare di Spoleto» nel Banco Desio. Il consiglio degli accomandatari ritiene quindi che la conversione sia nell'interesse della società «permettendo l'estizione di un debito consistente e la conseguente patrimonializzazione del gruppo nel suo complesso, oltre a una riduzione degli oneri finanziari della società».