Economia
Bce, niente mossa da falco. Lagarde: “Tassi d'interesse ancora invariati”
Il consiglio della Bce lascia i tassi di interesse invariati: gli acquisti netti di asset in ambito App dovrebbero concludersi nel terzo trimestre
Bce: “Le attese per un'inflazione oltre il 2% vanno monitorate con attenzione”
Niente mossa da falco da parte della Banca centrale europea: Lagarde, ancora in modalità attendista, annuncia di adottare una “whatever it takes per la stabilità dei prezzi”, mantenendo opzioni di gradualità e flessibilità. Il consiglio direttivo Bce ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati e ha indicato che gli acquisti netti di asset in ambito App dovrebbero concludersi nel terzo trimestre. Confermato il ritmo di acquisti per il secondo trimestre con acquisti per 40 miliardi ad aprile, 30 a maggio e 20 a giugno.
La mossa “attendista” segue la grave situazione in Ucraina: la guerra sta influenzando pesantemente la fiducia dell'Eurozona e i prezzi energetici stanno riducendo la domanda e frenando la produzione. E gli sviluppi economici dipenderanno in misura cruciale da come evolve il conflitto. La presidente Lagarde assicura che le decisioni di politica monetaria della Bce "dipenderanno dai dati economici e dall'evolvere della situazione" che "manterrà opzioni, gradualità, e flessibilità, da qui in avanti". E ammette che aumentano i rischi al rialzo per le prospettive d'inflazione, specie nel breve termine.
"L'aggressione della Russia all'Ucraina sta causando enormi sofferenze, rileva il comunicato. "Ha inoltre ripercussioni sull'economia, in Europa e al di la' dei suoi confini. Il conflitto e l'incertezza connessa pesano considerevolmente sulla fiducia delle imprese e dei consumatori. Le turbative nell'interscambio determinano nuove carenze di materiali e input. L'impennata dei prezzi dell'energia e delle materie prime riduce la domanda e frena la prodzione".
L'andamento dell'economia "dipenderà in maniera cruciale dall'evoluzione del conflitto, dall'impatto delle sanzioni vigenti e da eventuali ulteriori misure. Allo stesso tempo, l'attività economica continua a essere sostenuta dalla riapertura dell'economia dopo la fase critica della pandemia. L'inflazione è aumentata in misura significativa e rimarrà elevata nei prossimi mesi, soprattutto a causa del forte incremento dei costi dell'energia. Le pressioni inflazionistiche si sono intensificate in molti settori".
"Nella riunione odierna, prosegue il comunicato, il Consiglio direttivo ha ritenuto che i dati pervenuti dopo l'ultima riunione rafforzino la sua aspettativa che gli acquisti netti nell'ambito del programma di acquisto di attività dovrebbero concludersi nel terzo trimestre".
In futuro, la politica monetaria della Bce dipenderà dai nuovi dati e dall'evolversi della valutazione delle prospettive da parte del Consiglio direttivo. "Nelle attuali condizioni caratterizzate da elevata incertezza, il Consiglio direttivo manterrà gradualità, flessibilità e apertura alle opzioni nella conduzione della politica monetaria. Esso intraprenderà qualsiasi azione necessaria per adempiere il mandato della Bce di perseguire la stabilita' dei prezzi e per contribuire a preservare la stabilità finanziaria".
"Il Consiglio direttivo, conclude il comunicato, è pronto ad adeguare tutti gli strumenti nell'ambito del proprio mandato, in modo flessibile ove necessario, per assicurare che l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo del 2% a medio termine. "La pandemia ha dimostrato che, in condizioni di tensione, la flessibilità nella configurazione e nella conduzione degli acquisti di attivita' ha contribuito a contrastare le disfunzioni nella trasmissione della politica monetaria e a rendere più efficaci gli sforzi tesi a raggiungere l'obiettivo del Consiglio direttivo. Nell'ambito del mandato del Consiglio direttivo, in condizioni di tensione, la flessibilità rimarra' un elemento della politica monetaria ove i rischi per la sua trasmissione mettano a repentaglio il conseguimento della stabilità dei prezzi".