Economia
BolognaFiere pronta alla quotazione in Borsa: sbarca sull'EGM Pro
Per avviare la procedura è stato approvato un aumento di capitale da 15 milioni di euro
BolognaFiere si quota in Borsa
BolognaFiere si prepara per il suo debutto in Borsa, con un aumento di capitale di 15 milioni di euro a sostegno di questo importante passo. Il Sole 24 Ore riporta che il lancio in Borsa è previsto entro la fine dell'anno e si svolgerà sul mercato EGM (Euronext Growth Milan) nel segmento Pro, dove le azioni saranno disponibili solo per investitori professionali. Questa notizia è stata confermata dal Comune di Bologna, il principale azionista di BolognaFiere, che ha recentemente approvato due delibere relative alla quotazione e all'aumento del capitale sociale della società fieristica. Queste delibere sono ora in attesa di approvazione da parte del Consiglio.
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Il Comune di Bologna contribuirà a questo aumento di capitale mediante la cessione del Parco Nord, un'ampia area situata tra la tangenziale e l'autostrada A14, adiacente al quartiere fieristico. Questa area di 17 ettari diventerà un importante polmone verde e ospiterà un'arena con oltre 20.000 posti a sedere. Il Comune ha accordato una concessione di trent'anni a BolognaFiere per un controvalore di 4,8 milioni di euro. Inoltre, il Comune cederà completamente al settore fieristico altre due piccole porzioni stradali, per un totale di 82.000 euro, completando così l'aumento di capitale del 2022, in cui erano stati conferiti il Palazzo dei congressi, il Padiglione polivalente e terreni.
Con questi sviluppi, si realizza la strategia a lungo termine di BolognaFiere per entrare nel mercato azionario e posizionarsi accanto a importanti attori come Ieg e Fiera Milano, con cui sono stati discussi potenziali accordi di aggregazione. Inoltre, la partecipazione di Informa PLC, il colosso britannico delle fiere B2B, contribuirà a consolidare la presenza di BolognaFiere. Informa PLC aveva sottoscritto un prestito obbligazionario convertibile da 25 milioni di euro nel maggio 2022, che ora, con la quotazione in Borsa, si trasformerà in quote azionarie, rappresentando fino al 15% del capitale.
Antonio Bruzzone, direttore generale di BolognaFiere, sottolinea che il patrimonio immobiliare dell'azienda è cresciuto notevolmente, passando da 350.000 metri quadrati nel 2016 a quasi un milione di metri quadrati oggi, con un valore stimato di circa 200 milioni di euro. Bruzzone afferma che l'ingresso in Borsa è il quarto pilastro del piano di sviluppo post-pandemia dell'azienda, che comprende un aumento di capitale in denaro, l'equity e i contributi in natura. Nonostante gli sviluppi in Borsa e l'apertura a investitori terzi nell'aumento di capitale, il controllo pubblico su BolognaFiere rimarrà invariato. Attualmente, il 65% del capitale sociale dell'azienda è detenuto da quattro enti locali: il Comune di Bologna, la Camera di commercio, la Regione Emilia-Romagna e la Città metropolitana di Bologna. La quotazione consentirà di aumentare la visibilità sul mercato, fornire ai soci una valutazione trasparente della società e attrarre nuovi investitori per supportare i progetti di sviluppo del gruppo. Il termine finale di sottoscrizione è previsto entro il 31 dicembre 2024, e il Consiglio di Amministrazione di BolognaFiere avrà il compito di stabilire il numero di azioni di nuova emissione e il prezzo, tenendo conto delle condizioni di mercato.