Bonomi,Benetton e altri.Vita da private del vecchio capitalismo
Molte dinastie industriali hanno adottato un modello da private equity, ma c’è chi ha scelto di restare imprenditore. La mappa degli imperi di partecipazioni
Anche gli eredi Gavio si sono concessi qualche diversificazione, investendo 20 milioni in Bonifiche Ferraresi ed altri 40 milioni nei cantieri Baglietto, ma nel loro caso sembra prevalere ancora la voglia di puntare sulla capacità imprenditoriale del “bel paese”. Come i Gavio anche scelto di agire i Garrone, che hanno ceduto Erg ai russi di Lukoil per 3 miliardi di euro, reinvestendo quasi tutto in energie rinnovabili in Italia e all’estero, e i Malacalza, che usciti nel 2008 dal settore dell’acciaio con 1,8 miliardi di euro in tasca hanno poi investito in Pirelli, Banca Carige e in attività nel comparto dei cavi e dei magneti conduttori. Insomma, cambiare pelle è ancora un’opzione, per fortuna, non una scelta obbligata.
Luca Spoldi