Economia

Borse europee: chiusura in rally in attesa del risultato del voto Usa

Mercati in rally con gli occhi puntati alle presidenziali statunitensi e in attesa della Fed di stasera. Le Borse europee chiudono in netto rialzo sulla scia di Wall Street, che continua la sua corsa mentre resta l'incertezza sull'esito delle elezioni e il conteggio delle schede va avanti. A Londra l'indice Ftse 100 sale dello 0,33% a 5.902,70 punti, a Parigi il Cac 40 guadagna l'1,24% a 4.983,99 punti, a Francoforte il Dax avanza dell'1,97% a 12.566,60 punti e a Madrid l'Ibex 35 sale dell 2,07% a 6.922,00 punti.

A Milano l'Ftse Mib segna +1,93% a 19.731 punti. A Piazza Affari tra i titoli principali i conti dei nove mesi mettono le ali a Tenaris (+13,66%) e Cnh (+4,95%), mentre e' poco mossa Unicredit (+0,17%). La corsa dei tecnologici statunitensi spinge Stm (+3,15%); corre anche Moncler (+3,99%), che guida il lusso. Nelle banche soffre Bper mentre sale ancora Intesa (+2,47%); bene i farmaceutici e l'industria, con solo Pirelli che rimane vicina alla parita'. 

Oggi nelle sue previsioni d'autunno e nel pieno della seconda ondata di Covid che ha costretto a nuovi lockdown molti Paesi europei, la Commissione Ue ha disegnato uno scenario a tinte fosche della ripresa economica del Vecchio Continente. Una ripresa "interrotta e incompleta", che vedra' una contrazione del Pil Ue al -7,4% nel 2020 (-7,8% per l'eurozona) e in ripresa del 4,1% nel 2021 (4,2% per l'eurozona). Bruxelles ha ricordato che "l'attivita' economica in Europa ha subi'to un grave shock nella prima meta' dell'anno ed e' rimbalzata con forza nel terzo trimestre con la graduale revoca delle misure di contenimento". Tuttavia, "la recrudescenza della pandemia nelle ultime settimane sta provocando interruzioni" nella ripresa dovute "alle nuove misure di sanita' pubblica per limitarne la diffusione". Ma e' all'America che guardano gli investitori, che scommettono in un risultato netto e in tempi brevi. A Wall Street i principali indici continuano ad accelerare. Il Dow Jones avanza del 2%, lo S&P 500 dell'1,99% e il Nasdaq del 2,22%. C'e' poi attesa per la Fed, che stasera conclude la riunione del suo direttivo. Non dovrebbe essere annunciata nessuna decisione di rilievo, in particolare sui tassi di interesse prossimi allo zero. Ma la Federal Reserve potrebbe decidere di acquistare i debiti degli enti pubblici per aiutare gli Stati, che hanno perso entrate fiscali significative a causa della pandemia. Intanto la Boe ha lasciato i tassi invariati ma ha annunciato uno stimolo finanziario extra di 150 miliardi di sterline al programma Qe. 

Sul fronte valutario, il dollaro perde terreno sulle principali valute poiche' i trader hanno abbandonato questo 'rifugio sicuro' in un clima di maggiore propensione al rischio, scommettendo su una vittoria netta e in tempi rapidi nella corsa alla Casa Bianca. L'euro ha chiuso in deciso rialzo a 1,1826 dollari e 122,55 yes. Dollaro/yen in calo a 103,62. Dopo che la Banca d'Inghilterra ha aumentato il suo stimolo, la divisa britannica e' scambiata a 0,9018 sulla moneta unica e avanza a 1,3106 sul biglietto verde. Intanto scendono nuovamente ai minimi storici i rendimenti dei Btp a 10 anni, che in chiusura si sono attestati allo 0,63% con uno spread tra i Btp decennali e gli omologhi Bund tedeschi che si e' ristretto a 126,6 punti base dall'apertura a 128 e la chiusura di ieri a 131. Sempre in calo il prezzo del petrolio, dopo i decisi rialzi di ieri seguiti ai dati sulle scorte settimanali Usa, con l'attenzione rivolta anche in questo caso al voto Usa. Pesa poi la pandemia di Covid-19, che ha imposto nuove restrizioni in Europa. Sui circuiti elettronici il Wti cede l'1,17% attestandosi a 38,68 dollari e il Brent perde lo 0,87% a 40,86 dollari al barile.