Economia
Borse Ue deboli, Piazza Affari ok ai massimi da marzo
Dopo il balzo di ieri le Borse europee frenano e chiudono deboli anche a fronte del nulla di fatto della Bce, che ha lasciato invariati i tassi e tutte le misure di politica monetaria in essere. Il presidente Christine Lagarde ha parlato di una ripresa significativa ma anche di un'economia lontana dai livelli pre-Covid; inoltre si e' detta comunque fiduciosa sulla nascita del Recovery Fund e ha confermato l'uso dell'intera dotazione del Pepp, rassicurando sull'acquisto di bond italiani.
Cosi', complice anche l'andamento negativo di Wall Street (penalizzata dai dati inferiori alle attese sul mercato del lavoro Usa), le Borse del Vecchio Continente hanno chiuso quasi tutte sotto la parita' a eccezione di Milano: l'Ftse Mib - favorito anche dall'apertura della Lagarde a maggiori acquisti di bond italiani con il Pepp - ha chiuso in rialzo dello 0,4%, ai massimi da inizio marzo. A Piazza Affari in evidenza Tim (+4,3%) in attesa di novita' sul dossier Oi mentre Saipem e Amplifon hanno chiuso con un rialzo vicino al 2%.
In evidenza Intesa Sanpaolo (+1,3%) mentre il fronte del patto Car su Ubi si sta via via incrinando e le utility con A2A ed Hera che guadagnano l'1,5% circa. In coda al listino realizzi su Atlantia (-5,2%) dopo la fiammata di ieri per l'accordo col Governo su Aspi e vendite anche su Moncler (-1,7%) che sconta la trimestrale in forte calo di Richemont. Sul mercato valutario, l'euro sale ancora sul dollaro e tocca 1,143 (ieri a 1,1417 dollari). Vale inoltre 122,43 yen (121,99 yen), mentre il biglietto verde compra 107,11 yen (106,77 yen). Petrolio in leggera flessione con il Wti a 41,1 dollari (-0,2%).