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Economia
Btp Green, l'esperto: "Poco appeal. Cedola bassa e scadenza troppo lunga"

Tutti i segreti sul Btp Green. L'intervista all'esperto

Cedola generosa o italiani sempre più ambientalisti? Ammontano a ben 84 miliardi di euro gli ordini totali degli italiani sul Btp Green, l’ultimo bond lanciato dal governo ieri, martedì 14 maggio, con un tasso annuo fissato al 4,05%, pagato in due cedole semestrali e collocato al prezzo di 99,865, corrispondente quindi a un rendimento lordo annuo all’emissione del 4,104%.

Ma per quali investitori è destinato il titolo? E come si contraddistingue dai Btp Valore? Per fare chiarezza, Affaritaliani.it ha interpellato Francesco Megna, esperto di finanza e referente commerciale in banca.

Innanzitutto, che cosa sono i Btp Green?

I Btp Green sono titoli di Stato i cui proventi sono destinati al finanziamento di iniziative a bilancio dello Stato (cioè incentivi fiscali e spese) con effetti ambientalmente sostenibili.

Che tipo di iniziative nello specifico?

Il governo ha stabilito che verranno emessi 11,5-13,5 miliardi di euro totali nel 2024. E questi, saranno ripartiti in diversi investimenti tra efficienza energetica (48-53% del totale), trasporti (27-33%), prevenzione dell’inquinamento ed economia circolare (7,5-8,5%), tutela di ambiente e biodiversità (6,5-8,5%), ricerca (4-5%) e, in misura minore, energie rinnovabili (circa 1%).

Gli ordini hanno raggiunto un totale di 84 miliardi di euro raccolti, nove volte superiore alla taglia del titolo. Come spiega il successo del Btp Green?

Innanzitutto non lo definirei questo grande successo… Ma resta il fatto che dubito che gli italiani abbiano investito per l’entità della cedola. Credo, invece, che il buon numero di ordini, per la parte retail sia stato dato dalla sensibilità sempre crescente dei giovani verso le tematiche ambientali e che riguardano la sostenibilità. Una questione di etica, insomma.

Per quel che riguarda la domanda che ha superato di 9 volte l’offerta grazie alla spinta degli investitori istituzionali, è evidente che il Btp Green ha più potenziale di quanto si aspettasse il governo. Credo inoltre sia un forte indicatore del fatto che l’intero settore della sostenibilità ambientale rappresenti un mercato sul quale il governo dovrebbe ancora focalizzarsi, facendolo crescere ulteriormente. Fatto, questo, che potrebbe essere decisivo per l’emissione di altri titoli green nel futuro.

Ok il fattore “ambientalismo”, ma dunque il 4,05% rappresenta una cedola bassa?

Più che la cedola, è la scadenza di questo Btp Green l’aspetto che dona meno appeal. Il titolo ha scadenza nel 2037, dunque effettuare un investimento di questo genere dalla durata di 13 anni potrebbe non risultare la più proficua delle strategie. 

In quale strategia di investimento si inserirebbe, allora, il Btp Green? 

Diversificare, ma questo vale per qualsiasi tipo di piano di investimento. Investire in fondi azionari e obbligazionari potrebbe mettere molto più al sicuro il nostro budget rispetto allo scommettere su un singolo tipo di titolo.

Il ragionamento è semplice: se mettiamo due uova in un solo paniere e questo crolla allora perdiamo tutto. Se, invece, mettiamo le nostre due uova in due panieri diversi c'è molta più possibilità che, anche nel caso ne cadesse uno, l'altro rimanga in piedi. 

Ma qual è, dunque, la differenza con i Btp Valore? 

Essenzialmente, i Btp Valore sono stati fatti dal governo per "riunire", gli italiani e farli investire sul loro stesso Paese, in quanto quei soldi andrebbero a finanziare tipologie di settori diversi tra loro ma tutti a beneficio dell'economia italiana.

Il Btp Green, invece, si concentra su un solo tipo di settore, ovvero quello legato, appunto, all'ambiente e alla sostenibilità. Un'altra differenza sostanziale è la scadenza. Mentre il Btp Green scade dopo 13 anni (nel 2037), l'ultimo Btp Valore (il quarto), ha scadenza a 6 anni. Quasi la metà, dunque. Un fattore non da poco, che può incidere molto sul piano di investimento.






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