Economia
Carige, "BlackRock è l'unico interlocutore". Il Fitd convertirà il bond
“Abbiamo esaminato i possibili scenari, comunque nessuna decisione e' stata presa, cosi' come era previsto. Stiamo dialogando con Blackrock e abbiamo riferito al consiglio quello che ci stiamo dicendo, ci sono alcuni punti di questo piano generale che non riguardano noi direttamente che devono essere precisati. Tutto quanto va avanti”. Cosi' il presidente del Fondo interbancario di tutela dei depositi, Salvatore Maccarone, ha illustrato la situazione sul dossier Carige. Blackrock, in ogni caso 'è l'unico interlocutore' del Fondo, ha precisato.
A chi gli chiedeva se Blackrock abbia gia' quantificato la propria disponibilità a investire in Carige, Maccarone ha quindi replicato: 'Loro si sono agganciati al piano dei commissari. Li' era gia' stata fatta una valutazione e adesso vedranno. Le esigenze di capitalizzazione si vedranno con lo sviluppo del piano'. Il consiglio del Fondo tornera' a riunirsi 'nella prima parte di maggio, ma non abbiamo ancora calendarizzato' l'appuntamento 'perche' l'evoluzione degli eventi e' tale che non e' possibile farlo'. In ogni caso, ha ammesso, sara' 'prima del 17 maggio, perche' quella e' una data che aleggia', essendo il termine per la presentazione dell'offerta Blackrock.
“La conversione del bond' Carige da 320 milioni sottoscritto dallo Schema volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi 'in equity e' molto verosimile perche' le esigenze sono aumentate rispetto ai 400 milioni che c'erano all'epoca, quando noi abbiamo sottoscritto. D'altra parte anche in quel piano era prevista la conversione dei bond in titoli quindi si tratta di un evento verosimile”, ha continuato poi Maccarone.
“L'operazione si sta costruendo e non ci sono tempi”, ha aggiunto, ribadendo che l'obiettivo del Fondo resta quello di non assumere il controllo dell'istituto ligure: 'L'obiettivo e' quello di rimanere sotto il 50%, ma noi non sappiamo quanto sara' l'aumento di capitale e chi lo sottoscriverà. E non sappiamo nemmeno se sara' votato'.
'Comunque - ha proseguito - noi non siamo interessati a gestire, non siamo gestori ma siamo investitori, siamo una struttura che fa interventi per eliminare problemi alle banche e questo e' il nostro intento. 'Comunque salire sopra il 50% non e' un vero problema perche' non significa necessariamente il controllo - ha precisato Maccarone - ci sono una serie di meccanismi per neutralizzare gli effetti. Il nostro statuto parla di controllo e non di maggioranza'. In ogni caso, ha concluso, la conversione integrale del bond 'e' un'ipotesi concreta ed e' un'ipotesi che io ritengo verosimile. Molto dipende dagli altri compagni di viaggio. Le banche hanno fatto quello che hanno ritenuto responsabilmente di fare, ma questa e' un'operazione di salvataggio, non e' stata fatta con letizia e gioia'.