Economia
Decreto bollette, cinque miliardi a famiglie e imprese. Via libera dal Senato
Il decreto bollette è legge con l'ok del Senato. Stanziamento di quasi cinque miliardi per energia, fisco e sanità
Le posizioni politiche dei gruppi politici (spaccati) sul decreto bollette
Come si evince dalla votazione non proprio unanime, le forze politiche non hanno accolto tutte favorevolmente il testo del provvedimento. La maggioranza di governo, come è comprensibile, ha espresso la propria soddisfazione in proposito.
Adriano Paroli (Fi) è così intervenuto in Aula del Senato durante le dichiarazioni di voto sul decreto: "È stata ora ampliata la platea delle famiglie che possono beneficiare della tariffa agevolata per la fornitura di energia elettrica e viene confermato il bonus sociale per i cittadini che si trovano in una condizione di disagio economico.
Per le imprese – ha proseguito – sono previste la proroga di alcuni crediti d'imposta, la rideterminazione della base imponibile ai fini del calcolo del contributo di solidarietà temporaneo e la possibilità per l'ISMEA di dare garanzia diretta per i finanziamenti a micro, piccole e medie attività agricole e della pesca che investono nell'autosufficienza energetica e nella riduzione dei costi di approvvigionamento energetico. Una norma, questa. concepita e voluta da Forza Italia".
Quanto alle nome in materia sanitaria e fiscale, Parioli ha aggiunto: “Il decreto affronta, inoltre, le criticità del servizio sanitario nazionale, a partire dal problema delle liste d'attesa per arrivare alle aggressioni ai medici e agli infermieri nei pronto soccorso, e introduce misure per andare incontro al contribuente e iniziare un nuovo percorso di conciliazione con il fisco". Il gruppo Civici d’Italia-UDC-Noi Moderati-MIAE ha ricordato con l’intervento del senatore Antonio De Poli quanto si fosse speso già “in tempi non sospetti” per queste misure, che dunque accoglie con grande entusiasmo: “con questo provvedimento, che ha un perimetro normativo più ampio, si dà anche una risposta concreta".