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Economia
Decreto bollette, cinque miliardi a famiglie e imprese. Via libera dal Senato

La sinistra e i pentastellati assolutamente contrari al decreto: i motivi

Non sono dello stesso parere invece le forze dell'opposizione, dicasì alleanza di centrosinistra e movimento cinque stelle. A partire da Alleanza Verdi e Sinistra italiana che ha definito il decreto bollette “un provvedimento omnibus che fa poco o nulla per gli aiuti alle famiglie. Il governo si è concentrato a premiare gli evasori, a privatizzare ulteriormente la sanità, chi può paga e chi non può aspetta o rinuncia alle cure, e niente sugli extraprofitti incassati dalle aziende energetiche. In questo provvedimento non c’è nulla di strategico. Come al solito, la destra è forte con i deboli e debole con i forti” ha dichiarato il senatore Tino Magni, motivando la loro contrarietà in sede di voto.

Il partito democratico aggiunge: "Questo decreto era nato per dare continuità agli interventi contro il caro energia, ma poi si è arricchito di così tante materie che si fatica a vedere una ratio. Per quanto riguarda la sanità ci saremmo aspettati un investimento sul Ssn, sulla stabilizzazione del personale e sul rinnovo del contratto, invece si investe sulle chiamate a gettone, che non danno continuità assistenziale e premiano la fuga dei medici verso il sistema privato”. Sul caro bollette Alberto Losacco (Pd) ha dichiarato: “c'è una parziale proroga delle misure di indennizzo, senza alcun impegno alla loro stabilizzazione, ma la coperta è corta di fronte agli aumenti medi di 300 euro a famiglia e del 35% per le imprese, soprattutto le energivore e le gasivore, che arrancano di fronte alla competizione. Sul fronte del fisco si strizza l'occhio a chi non paga le tasse, con buona pace dei contribuenti onesti" conclude il senatore dem.

Critico anche il M5s: "Con questo decreto continuate a fare i Robin Hood al contrario: togliete ai poveri per strizzare l’occhio ai ricchi. Avete infilato nel Dl Bollette un potenziamento dello scudo penale per omessi versamenti Iva superiori a 250 mila euro, altro che una mano ai piccoli contribuenti in difficoltà – ha detto Mariolina Castellone (M5S), vicepresidente del Senato – Continuate a non tassare come si deve gli extraprofitti energetici. Anzi, avete tagliato la base imponibile producendo un minor gettito di 400 milioni. Non volete tassare gli extraprofitti assicurativi e farmaceutici. Non tassate infine gli extraprofitti bancari" conclude la vicepresidente del Senato.

Infine Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori ha comunicato come abbiano accolto con gran rammarico l’approvazione del testo del decreto bollette: "In un solo mese, nonostante il continuo calo del prezzo del gas sul mercato di Amsterdam, il gas del mercato libero è rincarato dell'8,1%, il gas del mercato tutelato del 30,1%". "Insomma, il Governo invece di preoccuparsi di ridurre le tasse agli italiani le ha aumentate, prima reintroducendo le accise sui carburanti e ora gli oneri di sistema sull'energia. I nostri complimenti!" ha chiosato il presidente dell'Unc.

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