Economia
Castagna, Ferragamo, Merloni, Fiasconaro: ecco i 25 Cavalieri del Lavoro
Il presidente della Repubblica ha nominato 25 nuovi Cavalieri "al merito del lavoro". La prestigiosa onorificenza, istituita nel 1901 da Vittorio Emanuele III, verra' conferita, come ogni anno, in occasione della Festa della Repubblica dal Presidente Mattarella. Scorrendo l'elenco dei Cavalieri, si incontrano nomi famosi del lusso italiano, come Ferragamo e Damiani, e nomi meno conosciuti. Tutti insieme, con i loro percorsi imprenditoriali, compongono un frammento della storia economica d'Italia nei cinque settori canonici: agricoltura, industria, commercio, artigianato, attivita' creditizia e assicurativa. Le loro aziende disegnano un quadro dell'eccellenza produttiva.
Nella diversita', il successo di queste imprese, ha quasi per tutte una linea comune: l'internazionalizzazione. Tutte, con poche eccezioni, realizzano buona parte del loro fatturato grazie all'esportazione. In alcuni casi l'export assorbe il 90% della loro produzione, come per la B&C Speakers, una realta' artigianale della componentistica per altoparlanti portata al successo da Lorenzo Coppini con aperture di sedi negli Stati Uniti e in Brasile. Novanta per cento di export anche per la Sedamyl ed Etea di Mario Frandino che dalla trasformazione del grano autoproduce energia elettrica e sedi in Francia e Gran Bretagna. A percorre le storie di questi uomini e donne di impresa, si ha la conferma che per le loro aziende, molte delle quali, grandi o piccole, ereditate dalla famiglia, gli anni Ottanta siano stati il decennio della crescita e i Novanta della sfida alla globalizzazione.
Lo e' per Ferruccio Ferragamo che dall'86 sviluppa l'espansione del gruppo sui mercati esteri con l'apertura di boutique monomarca prima in Asia e successivamente in America Latina, Medio Oriente e Sudafrica, Lo e' per Guido Roberto Grassi Damiani che dagli anni '90 avvia l'internazionalizzazione del Gruppo con oltre 60 boutique monomarca nel mondo. Per Paolo Merloni presidente esecutivo della societa' di famiglia Ariston Thermo, il processo di espansione all'estero comincia nel 2001. Sotto la sua guida il numero dei dipendenti e' aumentato da 3.000 a 7.000, la produzione da 4,5 milioni di unita' a oltre 8 milioni e i paesi in cui il Gruppo e' presente da 18 a 40.
Anche per Ariston l'export vale il 90%. Per alcuni pero' il successo e l'ispirazione e' proprio nella propria terra come per Nicola Fiasconaro, palermitano amministratore dell'omonima azienda di famiglia famosa per il panettone "siciliano, una felice contaminazione fra il dolce milanese e i tipici ingredienti siciliani come i canditi di Lentini e le mandorle d'Avola.
Dal 1901 sono stati 2.922 gli imprenditori insigniti del riconoscimento "al merito del lavoro": con le 25 nuove nomine i 'Cavalieri' sono attualmente 626.
NICOLA FIASCONARO: "IO CAVALIERE DEL LAVORO CON I MIEI FRATELLI - La notizia è arrivata ed è arrivata dritta al cuore. Al cuore di Nicola Fiasconaro, nominato oggi Cavaliere del Lavoro dal Presidente Sergio Mattarella. Una nomina che ha un significato profondo: non un semplice riconoscimento, ma un’onorificenza che racchiude un’intera storia. La storia di una famiglia. Di un padre, Mario Fiasconaro, e di tre fratelli: Nicola, Fausto e Martino Fiasconaro.
Nicola non trattiene la gioia solo per sé, ma la vuole condividere: “Non sono un cavaliere. Siamo cavalieri del lavoro, io e i miei fratelli, che abbiamo portato avanti con passione e amore la visione di nostro padre”. Una visione che ha visto crescere un’azienda protagonista assoluta non solo nel mondo della pasticceria, ma nell’intero comparto dell’agroalimentare. Il “cavalierato” di una famiglia nobile si, ma nell’animo. Una nobiltà fatta di amore, competenza e passione, rispetto del territorio e delle materie prime. Una famiglia che ha sempre messo al centro le persone, la bellezza e la genuinità.
“Oggi, a pochi giorni dalla celebrazione della Festa della Repubblica, questa notizia vuole essere un messaggio di speranza. Non smettiamo mai di sognare e cerchiamo con il lavoro e la passione di difendere il nostro Made in Italy e di portarlo sempre a testa alta nel mondo”, conclude il Maestro.
Nel 2019 Fiasconaro ha messo a segno un fatturato che ammonta a 21 milioni di euro con una crescita del 20% nei principali mercati esteri, riconfermandosi un’eccellenza dell’alta pasticceria siciliana e non solo.