Economia
Confindustria: open innovation, e-learning, sostenibilità al centro di Connext
Chiude la due giorni di Connext al Mico. Boccia: occasione per parlare di imprese e innovazione e far ripartire l’Italia dalle fabbriche
Dopo la giornata di apertura di Connext, Affaritaliani.it è tornato al Mico per carpire, dai tanti manager e imprenditori presenti, la loro idea di futuro. Open innovation, formazione digitale, IoT, ambiente e circular economy: alcuni temi al centro del dibattito.
A valle di questa due giorni che ha visto uno straordinario successo di pubblico, abbiamo chiesto a Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria, di darci qualche anticipazione sui temi all’ordine del giorno per il futuro del Paese. Al centro della riflessione le imprese che, a detta di Boccia, “devono fare rete, devono crescere alleandosi non solo in Italia ma anche all’estero”. “Vogliamo un’Italia”, ha continuato Boccia, “che abbia un ruolo centrale tra Europa e Mediterraneo e un’industria che sappia reagire con la consapevolezza di quello che siamo, che faccia i conti con le nostre potenzialità. Vogliamo far ripartire l’Italia dall’interno delle fabbriche e invitiamo la politica a fare scelte coerenti per un Paese che sfida il futuro anziché appiattirsi sul presente”.
A proposito della relazione Italia-Francia, ad Affaritaliani.it Boccia ha dichiarato: “Mi auguro che il rapporto tra i Governi ritorni alla normalizzazione. Alla Francia siamo grati per l’export che facciamo – sono i secondi importatori dei nostri prodotti – e per gli investimenti che i francesi fanno nel nostro Paese. Abbiamo bisogno di un’Europa compatta che sappia sfidare gli altri player internazionali. Occorre quindi distinguere le questioni di partito da quelli che sono i rapporti tra Governi. Confidiamo nel premier Conte e nel suo buonsenso per la normalizzazione di questa situazione come ha fatto per la procedura di infrazione”.
VIDEO - CONNEXT - Boccia, Confindustria: "Da Europa compatta dipende la crescita"
Formazione e innovazione: l’evento di Fondimpresa per Connext
“Formare x l’Innovazione, Innovare x la Formazione”: questo il titolo del convegno che si è svolto nell’ambito di Connext organizzato da Fondimpresa, il più importante Fondo interprofessionale per la formazione continua in Italia, costituito da Confindustria con Cgil, Cisl e Uil. Presente all’incontro il Presidente di Fondimpresa Bruno Scuotto che ha dichiarato: “Una delle sfide che Fondimpresa sta affrontando è quella di accompagnare le aziende aderenti nella digitalizzazione dei processi di apprendimento, favorendone il finanziamento. Abbiamo scelto di approfondire questo tema a Connext in quanto crocevia essenziale per i nuovi driver che guideranno lo sviluppo delle aziende di successo nel futuro, primo tra i quali avere cura della crescita del personale guidandolo verso le nuove frontiere professionali dell’era digitale, mettendo l’individuo al centro del progresso”. “La rivoluzione digitale chiede alle aziende di ripensare ed innovare modelli ed abitudini, in primis il modo di fare formazione”, ha continuato Scuotto. “Per rispondere in modo efficace al cambiamento è necessario concepire e utilizzare strumenti e modalità innovative che virano su modelli di apprendimento più fluidi. E, così come le imprese sono chiamate ad adattarsi e a usufruire delle nuove tecnologie, così chi eroga finanziamenti alla formazione deve consentire alle aziende di utilizzare al meglio le proprie risorse con avvisi che puntino a temi quali l’innovazione tecnologica, la competitività, l’ambiente”.
Ad Affaritaliani.it Scuotto ha aggiunto: “Presentiamo un nuovo conto formazione digitale che va ad affiancarsi ai conti formazione tradizionali, a disposizione delle imprese, e ai conti di sistema. Oggi è infatti necessario modernizzare i percorsi di formazione potendo contare sulle piattaforme tecnologiche. Vantando il privilegio di conoscere le grandi imprese del nostro Paese, ci siamo resi conto che avere la tecnologia come alleato della formazione è fondamentale”.
VIDEO - Scuotto, Fondimpresa: "Tecnologia alleato necessario alla formazione"
I lavori sono stati introdotti dal direttore generale di Fondimpresa Elvio Mauri e sono seguite le testimonianze di grandi aziende come FCA, TIM, Humanitas e gli interventi del sociologo e formatore Francesco Amicucci, del direttore dell'area conto formazione e articolazioni territoriali di Fondimpresa Raffaele Saccà, dell’economista dell'Innovation SME and Entrepreneurship Division OCSE Giulia Ajmone Marsan e del direttore generale dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro Salvatore Pirrone.
Ad Affaritaliani.it Ruggero Cesaria, Head of EMEA Training Management di FCA, ha commentato: “La tecnologia è un fattore abilitante fondamentale perché ci consente non solo di raggiungere le nuove generazioni, abituate ad apprendere in mobilità, ma anche di rendere più rapide le nostre iniziative di riqualificazione delle competenze. Il nostro progetto FCA Learning City è un ambiente disponibile 24/7 al quale si accede in modo autonomo in ottica di self development”.
VIDEO - Cesaria, FCA: "Digitale al servizio delle competenze"
Ida Sirolli, Responsabile Learning & Development di TIM, intervistata da Affaritaliani.it, ha dichiarato: “Il digitale amplifica e potenzia la formazione. Dà la possibilità di aggiornare le competenze che molto rapidamente diventano obsolete. In TIM uno dei più grandi progetti è quello sulle competenze digitali che ha visto certificare oltre 16mila persone in azienda con un percorso volontario”.
VIDEO - Sirolli, TIM: "Puntiamo sulle competenze digitali"
Anche per Paolo Almagioni, Responsabile Formazione Sviluppo di Humanitas, la tecnologia è fattore abilitante. Ai microfoni di Affaritaliani.it ha detto: “Noi gestiamo un ambito molto particolare che è la sanità. Abbiamo persone con competenze sofisticatissime, la tecnologia per noi è di casa. Anche nel mondo del Learning stiamo investendo sempre di più per farla entrare. Puntiamo sui dipendenti e sugli studenti grazie a una formazione tecnologica che ci supporta e ci permette di sviluppare competenze sempre più sofisticate”.
VIDEO - Almagioni, Humanitas: "Formiamo alle competenze sanitarie con la tecnologia"
Tecnologie interattive per la formazione: a Connext, Protom e Gruppo Ebano con ACT
A Connext Protom e Gruppo Ebano hanno presentato insieme il progetto ACT (Active Customized Training) per una nuova idea di formazione che risponde alle sfide della digital transformation.
Il progetto ACT punta a capitalizzare l’esperienza e le competenze di Protom e Gruppo Ebano, trasformandole in una proposta formativa continua, che trova il proprio punto di forza nella flessibilità e nella capacità di accompagnare l’utente dall’acquisizione alla qualificazione delle competenze.
Il punto di forza è l’utilizzo della realtà virtuale e aumentata che attiva la componente esperienziale, immergendo l’utente in una dimensione interattiva. Valorizzando una cultura formativa che introduce l’innovazione dove e quando serve, con modalità di interazione “naturali”. Il vantaggio sono tempi di apprendimento ridotti e una maggior efficacia dei contenuti appresi.
La proposta muoverà dai percorsi di e-learning e social learning, che costituiscono il core delle attività di Gruppo Ebano – eccellenza riconosciuta nel mercato della formazione a distanza soprattutto in ambito consumer –, sfruttando le potenzialità di una piattaforma consolidata come quella sviluppata dal “modello integrato CEF”.
“Mai come in questo momento”, ha spiegato Carlo Robiglio, Presidente di Gruppo Ebano nonché Presidente di Piccola Industria Confindustria, ad Affaritaliani.it: “la formazione è il fattore competitivo che determina il successo di un business. Le aziende manifestano un forte bisogno di formazione, soprattutto continua, che sappia andare incontro alle nuove logiche legate ai processi di dematerializzazione e flessibilità. È fondamentale offrire la possibilità di formarsi da casa, nelle modalità e nei tempi che sono più opportuni in base alle necessità di ciascuno. Con Protom abbiamo trovato la sinergia perfetta per progettare e realizzare soluzioni ‘custom’, che soddisfino anche le esigenze formative più specifiche, aumentando l’efficacia del processo di sviluppo delle risorse umane attraverso le soluzioni di virtual & augmented reality”.
VIDEO - Robiglio, Gruppo Ebano e Confindustria: "Serve formazione continua e digitale"
“La mission di Protom”, ha aggiunto Fabio De Felice, Fondatore e Presidente di Protom, ai microfoni di Affaritaliani.it, “è creare un ponte tra la tecnologia e le esigenze concrete delle aziende e delle persone. Lavoriamo sulle tecnologie di frontiera della smart transformation e siamo qui a Connext per connetterci con le imprese e presentare il progetto con Gruppo Ebano. La sperimentazione formativa è lo strumento che ci permetterà di acquisire know-how in maniera rapida, efficace e proattiva. La sinergia tra l’e-learning e le interactive technology è una carta vincente. Nell’epoca della Quarta Rivoluzione Industriale, questo ponte poggia sulla capacità di nutrire il talento e costruire le competenze che popoleranno il mondo del lavoro del futuro”
VIDEO - De Felice, Protom: "Rendiamo possibile la sinergia formazione-smart tecnology"
IoT & Big Data: produrre valore per il business partendo da dati elementari
L’Internet of Things oggi è in grado di trascendere la capacità di connettere oggetti, convertendosi in un nuovo modello di creazione di valore, veicolo di informazioni fondamentali per il business. L’evoluzione tecnologica dei sensori, la disponibilità di nuove reti di raccolta dati (dall’NB-IoT al 5G) e la disponibilità di piattaforme di elaborazione real-time dei dati in cloud hanno cambiato la modalità con cui approcciare le esigenze dei privati, delle aziende e delle pubbliche amministrazioni.
Mauro Bacchiocchi, Sales IoT & Big Data di Olivetti, ha illustrato esempi significativi di come i dati un tempo considerati non funzionali a opportunità di business, siano oggi strategici per le scelte e l’operatività delle aziende, sempre più orientate a modelli data driven. Esemplare in questo campo la storia dell’utilizzo dei dati provenienti dalla rete mobile TIM, (resi anonimi e in forma aggregata, raccolti nel rispetto della normativa sulla privacy).
“A Connext abbiamo raccontato il nuovo posizionamento di TIM e Olivetti nel mercato del Full IoT”, ha spiegato Bacchiocchi ai microfoni di Affaritaliani.it. “L’Internet of Things supera per noi concettualmente la distinzione tra gli attori che producono e raccolgono le informazioni dei sensori e quelli che le convertono in servizi da offrire ai clienti finali. Essere posizionati nel segmento del Full IoT rappresenta per noi l’abilità di sviluppare piattaforme e competenze con un approccio corretto nei confronti dei clienti, offrendo soluzioni di business estremamente rilevanti. Tra le innovazioni che accelerano questo percorso, citiamo con orgoglio Narrowband IoT, una nuova modalità di raccolta delle informazioni dei sensori per una rete mobile specializzata che supera i vincoli dei precedenti modelli di approccio e le piattaforme TIM Big Data, un modello che avvicina il fenomeno dei big data all’esperienza dei clienti, offrendo in cloud strumenti avanzati di analisi qualitativa e quantitativa territoriale attraverso la valorizzazione dei dati rilevati dalla rete TIM”.
VIDEO - Bacchiocchi, Olivetti: "Con IoT e Big Data nuovi modelli business"
L’economia circolare come pilastro di nuove opportunità di sviluppo: Futur-E di Enel
Il settore dell’energia in Italia, di cui Enel rappresenta uno dei principali player, ha subito nell’ultimo decennio un rilevante processo di trasformazione che ha scatenato l’esigenza di produrre nuovi modelli di business fondati sui principi di sostenibilità e innovazione. L’economia circolare rappresenta il modello più efficace per ridurre l’impatto di fattori ambientali in costante aumento, quali il surriscaldamento globale, l’inquinamento e il dilagare dei rifiuti terrestri e marini. Enel ne ha sposato i principi lanciando Futur-E, un processo di riqualificazione di 23 centrali termoelettriche in disuso al fine di creare opportunità di sviluppo ed espansione di attività di aziende partner.
Lo ha illustrato ai microfoni di Affaritaliani.it Marco Fragale, Responsabile Italy Portfolio Evolution e progetto Futur-E di Enel: “Il progetto realizzato da Enel si basa sulla riqualificazione di 23 centrali non più operative – oltre a un sito precedentemente occupato da una miniera – motivato da una profonda esigenza di istituire progetti innovativi da avviare in siti dismessi con l’applicazione di principi di economia circolare. Tale progetto rappresenta un’importante occasione per gli investitori privati e le imprese del tessuto imprenditoriale nazionale e internazionale di cimentarsi in tale settore, sempre più attuale e necessario, ritrovando nei progetti di riqualificazione delle strutture un’opportunità per espandere e rinnovare le proprie attività”.
VIDEO - Fragale, Enel: "Futur-E esempio di economia circolare"
L’Open Innovation a Connext con Enel Innovation Hub
Per Open Innovation si intende un’innovativa modalità di operare adottata dalle aziende, basata sulla decisione di accrescere il proprio valore e rendersi competitive sul mercato attingendo non più a idee e risorse interne, ma a soluzioni, strumenti e competenze provenienti dall’esterno, in particolare da startup, università e istituti di ricerca. Sebbene le imprese convertite ai principi dell’innovazione aperta siano ancora in numero limitato – circa il 30% di esse, di cui soltanto 7% operative da più di tre anni – il fenomeno pone le basi per una vera e propria rivoluzione delle modalità di fare business.
“Start-up, giovani e innovazione sono la combinazione perfetta per rilanciare l’economia, creare nuovi modelli di business e portare avanti i principi dell’Open Innovation”, ha commentato ai microfoni di Affaritaliani.it Franco Bucciarelli, Vice Presidente nazionale Giovani Imprenditori Confindustria. “Da sempre diamo sostegno alle start-up e alle piccole e medie imprese. Da un anno, abbiamo avviato un progetto che consente a queste ultime di contaminarsi e sviluppare sinergie in grado di generare una commistione di competenze e valori aggiunti utili a entrambe le parti. All’interno di Connext, Confindustia Giovani ha voluto dare a 20 start-up selezionate – cinque per ciascuno dei quattro driver su cui l’evento si sta sviluppando – l’opportunità di dialogare con le aziende presenti. La speranza è quella di produrre interessanti sinergie tra le aziende che hanno prodotto innovazione in ambito tecnologico grazie all’Industria 4.0 e i giovani innovatori che, con le loro start-up, possono portare una ventata di freschezza.
VIDEO - Bucciarelli, Confindustria: "Open Innovation fondamentale per aziende"
Uno dei player convertitosi ai principi dell’Open Innovation è Enel: con Enel Innovation Hub, l’azienda avvia un’intensa attività di scouting di soluzioni innovative all’interno del florido mondo delle start-up. Lo ha raccontato ad Affaritaliani.it Antonio Biondi, Manager di Enel Innovation Hub: “Accogliamo le richieste provenienti internamente da ciascuna business line di Enel, motivate principalmente da esigenze di innovazione tecnologica, e ci attiviamo per ricercare le più competitive soluzioni presenti sul mercato attraverso la collaborazione con start-up e piccole e medie imprese. Una volta individuate, le soluzioni vengono approvate dalle business line dell’azienda e danno vita a veri e propri progetti condivisi, nati da una partnership tra Enel e le start-up. Nasce così una sinergia tra l’azienda e la piccola impresa, con un incremento delle risorse e del valore di ciascuna realtà”.
VIDEO - Biondi, Enel: "Con Enel Innovation Hub verso l'innovazione aperta"
Appalti innovativi: nuovi fondi e un network di portali per l’innovazione
A Connext il tavolo di lavoro Confindustria-Agid-Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome-ITACA ha fatto il punto sui primi risultati raggiunti nell’ambito del percorso di promozione degli appalti innovativi per favorire una più efficace collaborazione tra pubbliche amministrazioni e imprese.
Nuovi fondi ad hoc, 50 milioni stanziati dal Mise, e un network di portali dedicato agli appalti innovativi, che favorisca l’incontro tra domanda e offerta di innovazione.
Durante la giornata di lavori è stato presentato il portale appaltinnovativi.gov, realizzato dall’Agid, con lo scopo di supportare l’utilizzo degli appalti innovativi per una libera fruizione da parte di PA, imprese e Ricerca. A portare ulteriore valore sarà il collegamento previsto, a breve, con la piattaforma Connext di Confindustria, ulteriore espressione di quella sinergia pubblico-privata che contraddistingue tutta questa azione. L’obiettivo inoltre è quello creare un collegamento con i portali di Open Innovation delle Regioni, percorso già intrapreso da Agid con alcune realtà regionali. Nel corso dei prossimi mesi il tavolo di lavoro Confindustria-Agid-Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome-ITACA porterà al Sud il roadshow e il suo percorso per preparare PA, imprese e Ricerca a un più proficuo dialogo per un’innovazione strutturale. L’utilizzo degli appalti innovativi permette alle Pubbliche amministrazioni di cambiare approccio verso il mercato e di ottenere risposte adeguate ai fabbisogni insoddisfatti, anche grazie alle opportunità fornite dalle tecnologie emergenti. Questi strumenti favoriscono, infatti, un dialogo aperto con le imprese e con il mondo della ricerca, permettono procedure di acquisto più flessibili, risparmi di spesa e lasciano agli operatori economici la libertà di proporre soluzioni differenti e multidisciplinari ai fabbisogni d’innovazione della PA, valorizzando competenze e professionalità.