Economia
Credito aggiuntivo, Intesa Sanpaolo supporta le PMI con 2 miliardi di euro
Nuova cartolarizzazione sintetica con garanzia del gruppo Bei di circa 2 miliardi per lo sviluppo digitale e sostenibile delle PMI
Da Intesa Sanpaolo credito aggiuntivo per le PMI grazie alla nuova cartolarizzazione con garanzia BEI. La dichiarazione di Stefano Barrese.
Intesa Sanpaolo ha attivato, in collaborazione con il Gruppo BEI, una nuova cartolarizzazione sintetica di un portafoglio di prestiti in essere per circa 2 miliardi di euro nell’ambito del programma “GARC” (Gestione Attiva Rischio Credito).
L’operazione, attivata congiuntamente con il Fondo Europeo degli Investimenti (FEI) e la Banca Europea degli Investimenti (BEI) e organizzata dal team Active Credit Portfolio Steering di Intesa Sanpaolo, è volta all’erogazione di nuovi finanziamenti a condizioni favorevoli alla platea delle PMI e microimprese clienti del Gruppo. In questo modo, la Banca prosegue nel proprio impegno a supporto delle imprese danneggiate dall’emergenza provocata dall’epidemia Covid-19: le risorse liberate attraverso la garanzia rilasciata dal FEI sulla tranche mezzanine saranno utilizzate per erogare nuova finanza alle PMI, incluse le microimprese.
L’iniziativa è in via prioritaria indirizzata agli investimenti delle imprese delle filiere produttive e al supporto degli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità, in ottica di accompagnamento al rilancio dell’economia produttiva del Paese.
In tal modo le imprese potranno accedere a nuovo credito - anche in abbinamento alle misure previste dai decreti governativi nell’ambito dell’emergenza pandemica, con la garanzia del Fondo Centrale e di Sace - per un importo complessivo di 450 milioni di euro, di cui 100 milioni di finanziamenti sono già stati stipulati a condizioni di particolare favore.
Intesa Sanpaolo sostiene le filiere produttive e i fornitori di filiera grazie alla costruzione di un approccio innovativo nella valutazione del merito creditizio e quindi nell’accesso al credito attraverso il proprio Programma Sviluppo Filiere, ideato a fine 2017 per garantire lo sviluppo del sistema produttivo del Paese, facendo leva sulle catene di fornitura, spesso caratterizzate dalla presenza di piccole e medie imprese di eccellenza, che contribuiscono all’affermazione del Made in Italy nel mondo.
Sul fronte della sostenibilità, inoltre, la Banca ha recentemente lanciato un nuovo strumento di finanziamento a medio-lungo termine denominato s-Loan specificatamente disegnato per accompagnare gli sforzi delle imprese nella direzione di una maggiore sostenibilità sotto il profilo ambientale, sociale e di governance di impresa, valorizzando gli investimenti dedicati grazie anche alla individuazione di indicatori di performance ESG condivisi.
L’operazione di cartolarizzazione annunciata oggi si colloca nel quadro delle iniziative di gestione dinamica del rischio di credito di Intesa Sanpaolo, che perseguono l’obiettivo di ottimizzare le risorse della banca e di stimolare l’accesso al credito delle PMI tramite il ricorso al mercato dei capitali.
Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo dichiara: “Le imprese che intendono investire in innovazione, sostenibilità e qualità oggi necessitano di nuovi crediti ed è compito della banca trovare gli strumenti ideali per mettere nuove risorse a loro disposizione. Grazie alla nostra pluriennale attività congiunta con il Gruppo BEI e alle nostre strutture dedicate, siamo in grado oggi di erogare nuovi crediti aggiuntivi a condizioni di maggior favore destinati al supporto delle nostre PMI e delle microimprese. Nel nuovo contesto sarà fondamentale per molti appartenere a una filiera: il Programma Filiere di Intesa Sanpaolo annovera già 700 grandi imprese in Italia con i loro 16.000 fornitori e consente a un crescente numero di imprese di fronteggiare insieme nuovi bisogni indotti dalla crisi pandemica”.