Economia
Crt: nuovo assetto, ma senza unanimità. Ecco i verbali dei membri del consiglio di indirizzo astenutisi
La presidente Poggi ha annunciato che il tema delle nomine verrà riconsiderato a metà settembre
Crt: nuovo assetto, ma senza unanimità. Ecco i verbali dei membri del consiglio di indirizzo astenutisi
Il dibattito sulla Fondazione CRT e la sua governance rimane acceso, nonostante le recenti risposte della Fondazione alle richieste del Tesoro per evitare il commissariamento. Al centro della discussione c'è la procedura di nomina dei consiglieri di indirizzo, attualmente basata su un sistema di terne di nomi proposti dai soggetti pubblici locali, da cui vengono estratti i consiglieri della fondazione.
Come scrive La Stampa, le modifiche proposte allo statuto e alla governance non hanno ottenuto l'approvazione unanime a causa dell'astensione di due consiglieri, Claudio Albanese e Paola Allamano, eletti rispettivamente dalle terne del Comune di Torino e della Città Metropolitana. Questi ultimi sostengono che non si sia intervenuti adeguatamente sulla questione che considerano critica per il funzionamento della fondazione.
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La presidente della CRT, Anna Maria Poggi, aveva tentato di persuadere i due consiglieri a non astenersi prima della votazione, senza successo, portando all'approvazione delle modifiche senza unanimità. I dettagli delle obiezioni di Allamano e Albanese sono stati documentati nel verbale dell'ultima riunione del consiglio d'indirizzo.
Allamano ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto ma ha ritenuto che le modifiche non affrontassero adeguatamente il problema della procedura di nomina dei consiglieri. Albanese ha evidenziato la mancanza di volontà del consiglio di modificare lo statuto in merito alle terne, ai limiti d'età e al meccanismo di successione del consiglio.
La presidente Poggi ha annunciato che il tema delle nomine verrà riconsiderato a metà settembre, in un "secondo tempo" di discussione che include altre questioni operative. Tuttavia, questa promessa non ha placato i dubbi dei due consiglieri, che vedono nella giustificazione data una persistente resistenza politica.
Inoltre, tanto il Comune quanto la Regione considerano cruciale una modifica al sistema delle terne, soprattutto dopo gli eventi di aprile, quando alcuni candidati favoriti dal sindaco Stefano Lo Russo e dal governatore Alberto Cirio sono stati esclusi dalla selezione.