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Economia
Da locali snobbati a nuovi gioiellini. Affitti, boom per i ristoranti nel 2024

Affitti, boom per i ristoranti nel 2024

Negli Stati Uniti, il settore della ristorazione sta guadagnando terreno come uno dei segmenti più promettenti del mercato immobiliare commerciale, soprattutto perché sempre più americani preferiscono mangiare fuori. Nel corso dell'ultimo anno, il settore dei servizi alimentari ha occupato oltre il 19% di tutti i nuovi contratti di locazione al dettaglio, segnando il massimo storico per qualsiasi categoria dal 2007.

Questo aumento è in linea con la crescente quantità di tempo e denaro che gli americani dedicano ai ristoranti, dai raffinati locali gourmet alle catene di fast-casual. Gli analisti credono che questo trend sia spinto da un alto tasso di occupazione, incrementi salariali, l'espansione della cultura culinaria, e la tendenza dei millennials di ritardare matrimonio e figli rispetto alle generazioni precedenti. Come riporta Milano Finanza, inoltre, si nota che le persone che vivono sole tendono a cucinare di meno rispetto a quelle in famiglia.

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La situazione attuale contraddistingue un marcato cambiamento rispetto alle sfide affrontate durante la pandemia, periodo in cui molti ristoranti furono costretti a chiudere definitivamente.

Ora, a distanza di quattro anni, il rinato interesse per le locazioni di spazi commerciali destinati alla ristorazione ha significativamente rivitalizzato il mercato immobiliare al dettaglio, portandolo a registrare alcune delle migliori prestazioni degli ultimi anni.

L'anno scorso, le famiglie americane hanno destinato quasi il 53% del loro budget alimentare a pasti consumati fuori casa, stabilendo un nuovo record e segnando un aumento del 10% rispetto al 2003, come riportato dal Servizio di Ricerca Economica del Dipartimento dell’Agricoltura degli USA. Le vendite complessive dei ristoranti hanno raggiunto cifre senza precedenti. L'Associazione Nazionale dei Ristoratori, un'organizzazione chiave del settore, prevede che quest'anno le vendite superino i 1.100 miliardi di dollari, con un incremento del 5,4% rispetto al precedente record del 2023.

Come scrive Milano Finanza, negli ultimi anni, la spesa per i pasti consumati fuori casa ha visto un incremento costante. Nel 2018, per la prima volta dal 1997, anno in cui il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha iniziato a raccogliere questi dati, le famiglie hanno registrato un aumento delle spese dedicate ai ristoranti. Nonostante un significativo calo nel 2020, dovuto alla pandemia, la spesa nei ristoranti è rapidamente tornata a crescere con la riapertura dei locali e il diminuire delle preoccupazioni relative al contagio.

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Negli ultimi anni, il mercato immobiliare statunitense ha visto un rialzo sia negli affitti che nei tassi di occupazione dei ristoranti. Ad esempio, la società immobiliare Pine Tree, ha recentemente annunciato la firma di nuovi contratti di affitto per ristoranti con un incremento del 10% rispetto ai livelli antecedenti la pandemia.

Allo stesso modo, Chipotle Mexican Grill, catena di ristoranti con cucina messicana in forte espansione, ha cavalcato con successo questa onda. L'anno scorso, il brand ha aperto 271 nuovi ristoranti, il numero più elevato di aperture annue nella storia dell'azienda, e prevede di aprirne altri 300 quest'anno.

Da sempre, i proprietari di immobili sono riluttanti a locare spazi ai ristoranti a causa dei costosi adattamenti necessari e dell'alta incidenza di fallimenti nel settore. Tuttavia, proprio grazie all’espansione delle catene, il trend è in rapido cambiamento.

L'inflazione e l'aumento dei prezzi hanno contribuito a spingere le vendite nei ristoranti, ma anche il lavoro ibrido ha avuto un ruolo, dando a chi vive in periferia maggiore flessibilità per gestire pranzi e commissioni durante la giornata lavorativa.

Nonostante ciò, scrive Milano Finanza, il settore della ristorazione affronta sfide significative, come l'aumento dei costi di manodopera e ingredienti, che stanno erodendo i margini di profitto, soprattutto per gli operatori indipendenti. Per esempio, la catena Red Lobster ha recentemente chiuso diverse sedi dopo la bancarotta, mentre McDonald's ha visto un rallentamento della crescita delle vendite a causa della ridotta spesa dei consumatori a basso reddito.






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