Economia

Dazi Usa-Cina: dietro la guerra commerciale, una guerra valutaria?

È probabile che la guerra valutaria tra Stati Uniti e Cina sia destinata a intensificarsi nelle prossime ore

di Michele Sansone*

Dazi, la guerra dei dazi si trasforma in guerra di valute

Lo yuan cinese, sceso a un minimo storico nei mercati offshore, ha registrato ieri un forte deprezzamento rispetto al dollaro statunitense. Il giorno precedente, Donald Trump aveva accusato la Cina di manipolare la propria valuta per compensare gli effetti dei dazi. E se, dietro la guerra commerciale, si celasse in realtà una guerra valutaria? La svalutazione competitiva della moneta cinese appare confermata dai dati: secondo le nostre stime, lo yuan risulta sottovalutato del 34% rispetto al dollaro. È probabile che la guerra valutaria tra Stati Uniti e Cina sia destinata a intensificarsi nelle prossime ore.

Nella mattinata di mercoledì, il governo cinese ha ordinato alle banche statali di interrompere gli acquisti di dollari. Inoltre, non si può escludere che Pechino annunci nuove misure ritorsive mirate a destabilizzare i mercati finanziari statunitensi — il tempismo sarebbe ideale per accentuare la correzione in corso dei mercati azionari e amplificare il clima di panico tra i detentori di asset americani. È richiesta, quindi, una particolare attenzione anche sui mercati valutari: se la Cina dovesse mantenere la linea dura sul fronte commerciale, l’amministrazione Trump potrebbe essere tentata di procedere con una svalutazione unilaterale del dollaro.

*country manager di iBanFirst Italia