Economia
Ex Ilva, è scontro totale Mittal-Invitalia. Si rischia il commissariamento
Sul tavolo ci sono tre soluzioni, ma il tempo stringe e senza accordo o aumento di capitale si rischia il commissariamento con conseguenze imprevedibili
Ex Ilva, senza i 320mln necessari l'acciaieria di Taranto rischia la chiusura
Il presente dell'ex Ilva è in bilico, ormai non si parla neanche più di futuro. Serve una soluzione subito per garantire la continuità all'acciaieria di Taranto. Ma il governo e la proprietà straniera Arcelor Mittal non riescono a trovare un'intesa che soddisfi tutte le parti. Si va verso uno scontro frontale - si legge su Repubblica - tra il socio pubblico, Invitalia (38%), e quello privato, ArcelorMittal (62%), con il rischio che si fa sempre più strada di un commissariamento. Bisogna fare chiarezza sul futuro degli impianti (in bilico ci sono 20mila posti di lavoro) e sul calo della produzione di acciaio, che quest’anno sfiorerà a malapena i tre milioni di tonnellate. Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm sono in attesa della decisione del governo che continua però ad essere rimandata, lasciando nell'incertezza migliaia di famiglie.
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La soluzione del governo si chiama "Composizione negoziata della crisi" per convincere Mittal in minoranza senza contenziosi legali. Ma la delibera di aumento di capitale per 320 milioni è caduta nel vuoto per l’assenza dei consiglieri di Invitalia. Il governo Meloni ha studiato tre opzioni. C’è la nazionalizzazione, con la conversione unilaterale del vecchio finanziamento soci di Invitalia in quote di capitale e la salita, anche solo temporanea, nella maggioranza di Acciaierie d’Italia.
C’è poi la ricerca – riporta Il Sole 24 Ore – di un nuovo partner straniero con cui sostituire Arcelor Mittal, in grado di garantire la difficile scommessa della conservazione del ciclo integrale e della decarbonizzazione e capace di mettersi contro il secondo gruppo siderurgico al mondo. Infine, c’è la possibilità che venga constatato che non esistono più i presupposti per la continuità aziendale e, quindi, c’è la messa in liquidazione della società e il suo commissariamento, con un taglio netto e doloroso del passato preliminare a ogni, complicata, ricostruzione dell’impresa con nuovi azionisti italiani, su un modello di dimensione inferiore.
Ex Ilva: nuovo cda Acciaierie il 28 per delibera su capitale Da proporre all'assemblea
"A seguito dei lavori assembleari della giornata di oggi, Acciaierie d'Italia comunica che è stato convocato un consiglio di amministrazione per il prossimo 28 dicembre, con l'obiettivo di formulare un nuovo testo di delibera da proporre all'assemblea degli Azionisti a sostegno del fabbisogno finanziario alla Società". Lo annuncia Acciaierie in una nota.