Economia

Exor, PartnerRe a Covea per 9 miliardi.La vendita fa volare il titolo in borsa

Acquistata da Exor per 6,7 miliardi di dollari e rivenduta a 9, dopo aver incassato 900 milioni di dividendi. La cessione con lauta plusvalenza da 3,2 miliardi di dollari (contando anche il flusso di cedole staccate) del colosso della riassicurazione PartnerRe da parte della holding della famiglia Agnelli al gruppo delle polizze francesi Covea mette le ali al titolo Exor che a Piazza Affari scatta subito al suono della campanella con un guadagno del 2,31% a 82,38 euro

Ieri la società guidata da John Elkann ha siglato un memorandum d'intesa per la cessione della controllata alla compagnia presieduta da Thierry Derez. Un deal che i due gruppi avevano provato a siglare già lo scorso anno allo stesso prezzo, operazione poi saltata per il sopraggiungere della pandemia e il passo indietro dei transalpini. 

A un anno e mezzo di distanza, la scelta di tenere duro e di non interrompere il dialogo ha dato i frutti. Il memorandum prevede che il prezzo sia da versare in contanti a metà 2022. Corrispettivo che si basa su un valore del patrimonio netto di PartnerRe di 7 miliardi di dollari, che con la chiusura del bilancio 2021 potrà vedere aggiustamenti.

Non solo: le parti si sono accordate per estendere gli accordi di collaborazione firmati nell’agosto 2020, quando era iniziato il disgelo. Exor infatti acquisirà partecipazioni di Covea in veicoli speciali di riassicurazione gestiti da PartnerRe per 725 milioni di dollari e le due compagnie continueranno a investire in fondi gestiti da Exor. 

"Con la cessione di PartnerRe a 9 miliardi di dollari, il Nav di Exor sale del 5% e lo sconto al 36%, la posizione finanziaria netta passa da un debito di 3,1 miliardi di euro a una cassa per oltre 4 miliardi (pari al 14% del Nav), la capacità di investimento teorica sale a 8-9 miliardi e il capital gain esentasse è di circa 3,2 miliardi di dollari, visto che Exor la comprò nel 2016 per 6,7 miliardi di dollari", commentano gli analisti di Equita, che tra gli scenari più probabili per l'utilizzo del cash includono "la distribuzione di un dividendo straordinario, la diversificazione nel settore del lusso dove Exor nell'ultimo anno ha già realizzato due investimenti (Christian Louboutin e in Cina Shang Xia che insieme rappresentano il 2% del Nav, senza dimenticare i rumor su Armani) e il buy-back in subordine".