Economia
Exor, pronti 9 miliardi da investire. Occhi puntati su sanità, lusso e tech
Presentato il piano industriale: 9 miliardi di liquidità, buybuck da 500 milioni e investimenti in salute, lusso, tech. Dove? in Usa e Ue in primis, ma guarda
Ecco dove investirà nel prossimo triennio la holding della famiglia Agnelli
Il nuovo piano industriale di Exor è pronto a partire. Presentato oggi da John Elkann, la holding della famiglia Agnelli ha annunciato che nel periodo 2022-2024 potrà mettere sul piatto nove miliardi di euro per gli investimenti. E i settori target sono già stati individuati. Il primo è quello della sanità, il secondo del lusso e il terzo è quello della tecnologia.
La holding, d’altronde, ha il portafoglio gonfio: incasserà proventi straordinari per 7,7 miliardi dopo aver perfezionato la vendita della controllata PartnerRe a Covea, a fine 2021. Ha a disposizione cassa per un miliardo e conta di avere un free cash flow di 0,33 miliardi l'anno fino al 2024 da dividendi. L'obiettivo è di impiegare mezzo miliardo in buyback, mentre altri 500 milioni dovrebbero andare alla riduzione del debito lordo all'obiettivo 2022 di quattro miliardi. Pertanto i conti sono presto fatti: l’attesa è di una capacità d’investimento di nove miliardi nel triennio da impiegare negli Usa e nel Vecchio Continente in primis, ma guardando anche all'Asia.
Le slide presentate oggi definiscono il mondo sanitario “comparto non ciclico, molto vasto, caratterizzato da inefficienze che l'expertise della holding potrebbe correggere”. Bisogna capire meglio su che cosa vorrà focalizzarsi la holding. È ovvio che pensare a un investimento nel mondo medicale sia quanto mai di attualità: non ci sono, infatti, soltanto la farmaceutica, ma anche la diagnostica, la tecnologia applicata al mondo medicale e tutta la parte legata alla prevenzione, magari supportata dall’intelligenza artificiale che è sempre più un mondo maturo.
Per quanto riguarda il lusso, invece, non si tratta di una novità ma di una conferma per Exor. La holding della famiglia Agnelli detiene già una partecipazione in Louboutin, mitologico marchio di calzature francese: ha investito 541 milioni a marzo per una quota del 24% e la possibilità di collocare due membri (su sette) del cda; e ne ha una anche in Shang Xia, griffe cinese che conta tra gli azionisti anche Hermes, per il cui 77% ha investito 80 milioni.
(Segue...)