Economia
Fed, Powell resta falco: alzeremo i tassi più del previsto. E affossa le borse
"Se la totalità dei dati dovesse indicare che è giustificata una stretta più rapida, saremmo pronti ad aumentare il ritmo dei rialzi dei tassi"
Fed, Powell rimane falco: "Alzeremo i tassi più del previsto"
La Fed è pronta a mosse più aggressive per combattere l'inflazione, un percorso "lungo e accidentato" che porterà probabilmente ad alzare i tassi d'interesse più del previsto. Jerome Powell è tornato a usare toni da 'falco' che aprono la strada a un rialzo dei tassi d'interesse, alla prossima riunione del 21-22 marzo, di 50 punti base, e non più di 25 come atteso. Dopo diversi aumenti molto consistenti, la Fed ha alzato i tassi a un ritmo più lento, tornando persino al consueto rialzo di un quarto di punto percentuale a febbraio, al termine dell'ultima riunione. Tuttavia ora la situazione potrebbe cambiare.
"Se la totalità dei dati dovesse indicare che è giustificata una stretta più rapida, saremmo pronti ad aumentare il ritmo dei rialzi dei tassi", ha affermato Powell nella sua audizione semestrale davanti alla Commissione bancaria del Senato. "Gli ultimi dati economici sono risultati più robusti del previsto, il che suggerisce che il livello finale dei tassi di interesse sarà probabilmente più alto di quanto previsto in precedenza", ha avvertito il numero uno della banca centrale facendo capire che potrebbe continuare a salire oltre il 5,1%, livello al quale i funzionari della Fed avevano previsto di fermarsi.
"Continueremo a prendere le nostre decisioni riunione per riunione, tenendo conto dell'insieme dei dati in arrivo e delle loro implicazioni per le prospettive dell'attività economica e dell'inflazione", ha detto Powell. Si tratta dei primi commenti di Powell da quando l'inflazione è salita inaspettatamente a gennaio e il governo statunitense ha registrato un aumento insolitamente elevato dell'occupazione. "Nonostante il rallentamento della crescita, il mercato del lavoro rimane estremamente forte", ha spiegato il numero uno della Fed sottolineando che "il tasso di disoccupazione è stato del 3,4% a gennaio, il livello più basso dal 1969". Powell ha detto che è consapevole che questo potrebbe anche essere un segno che la banca centrale statunitense debba fare di più per contenere l'inflazione. "Faremo tutto il possibile per raggiungere i nostri obiettivi di massima occupazione e di stabilità dei prezzi", ha assicurato.