Ferrarini, alla famiglia resta l'operatività. I pesi nel capitale. Rumors
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Non sarebbe del 90%, come invece è circolato ieri, il pacchetto che Italmobiliare e il fondo QuattroR acquisterebbero del gruppo Ferrarini. Soggetti che, fra azioni rilevate direttamente dai soci di controllo e un aumento di capitale riservato, verserebbero in maniera paritetica nel colosso alimetare dei prosciutti risorse fresche per 100 milioni di euro.
Secondo alcune indiscrezioni raccolte da Affaritaliani.it, infatti, la famiglia Ferrarini, composta dai figli del fondatore Lauro (Luca, Licio, Licia, Lisa e Lia), dovrebbe rimanere nel capitale del gruppo che controlla anche il marchio Vismara con una quota che non sarà di minoranza residuale.
In altri termini, i nuovi soci rileveranno il controllo, ma i pesi nell'azionariato saranno più bilanciati rispetto a quanto circolato all'inizio. In più, pare che gli imprenditori di Reggio Emilia rimarranno nei ruoli operativi del gruppo, a far valere la loro expertise sulla produzione e sul commercio del made in Italy di qualità.
Ferrarini è leader assoluto del mercato italiano del prosciutto cotto e dà lavoro a oltre 1.000 persone (700 in Italia e 300 all’estero), vantando una forte presenza sia sul mercato nazionale (con 300 mila punti vendita) sia oltre confine, grazie a 10 mila negozi, 6.000 ristoranti e 10 sedi commerciali che consentono di presidiare mercati importanti come Spagna, Svizzera, Inghilterra, Giappone, Hong Kong e Sudest asiatico.