Economia
Fideiussione bancaria, omnibus e contratto autonomo: le differenze
La guida per conoscere le differenze tra le tipologie di fideiussione bancaria
Fideiussione e fideiussione bancaria: le differenze rispetto al contratto autonomo di garanzia e la fideiussione omnibus
Affaritaliani.it ha approfondito con l’avv. Nicola Ferraro, founder e partner di de Tilla Studio Legale, il tema della fideiussione, le sue tipologie e le caratteristiche di questo istituto.
Avvocato Ferraro, cos’è la fideiussione?
Con l’art. 2740 cod. civ. si stabilisce il principio di responsabilità patrimoniale, secondo cui il patrimonio, presente e futuro, del debitore costituisce garanzia generica dell’adempimento delle obbligazioni assunte. La fideiussione, e segnatamente la fideiussione bancaria, si pone lo scopo di rafforzare la tutela in favore del creditore. La fideiussione è infatti il negozio con il quale un soggetto (fideiussore) garantisce l’obbligazione di un terzo (debitore) obbligandosi personalmente nei confronti del creditore. È disciplinata dagli artt. 1936 e ss. cod. civ. Nello specifico, l’art. 1936 cod. civ. definisce la figura del fideiussore e gli obblighi che conseguono a esso a fronte del rilascio di una garanzia fideiussoria.
I soggetti che intervengono nel negozio sono tre: il garante (fideiussore), il beneficiario (il creditore) e il garantito (debitore). Lo scopo della fideiussione è quello di rafforzare la posizione contrattuale del creditore. Quest’ultimo, attraverso di essa, potrà far valere le proprie ragioni creditorie anche nei confronti del garante (e del suo patrimonio).
Cos’è la fideiussione bancaria, e in cosa differisce da quella ordinaria?
La fideiussione bancaria è una forma di fideiussione. Con essa la garanzia viene prestata dalla banca. A essa si ricorre nella stipula di contratti di tipo economico o finanziario. Si tratta di una garanzia contrattuale che la banca offre ai clienti (debitori) che la richiedono. Nella sostanza, la banca garantisce il creditore circa l’adempimento della prestazione a cui è tenuto il debitore.
La fideiussione bancaria ha un costo. L’importo della commissione in favore della banca varia, pari passu, con quello del credito garantito. Le percentuali, al netto delle tasse, solitamente sono pari all’1% circa del valore del debito garantito. Si aggiungono poi gli interessi, il cui tasso varia al variare della somma garantita e della durata della garanzia.
Quali sono le tipologie di fideiussione bancaria?
La fideiussione bancaria può essere:
- solidale, che rappresenta la regola. Si sostanza nel diritto del creditore di pretendere l’adempimento della prestazione a cui è tenuto il debitore indifferentemente da questo ultimo ovvero dal garante. In questo modo il creditore potrà fare affidamento sulla responsabilità patrimoniale sia del debitore sia anche del fideiussore (art. 1944, 1° comma, cod. civ.);
- con beneficio di preventiva escussione. Questo deve essere espressamente previsto e comporta l’effetto di degradare la fideiussione da solidale a semplice. Il creditore, prima di escutere il patrimonio dal garante deve dimostrare di aver agito infruttuosamente nei confronti di quello del debitore principale (art. 1944, 2° comma, cod. civ.). Il che però non impedisce al creditore di richiedere, giudizialmente, al debitore di adempiere la sua prestazione. A questo proposito si è affermato che il beneficio della preventiva escussione opera solamente nel processo esecutivo e non in quello di cognizione volto a fare accertare il credito e a condannare il debitore al suo pagamento.
Ci sono obblighi particolari del debitore nella fideiussione bancaria?
Il fideiussore ha diritto di regresso nei confronti del debitore, ossia di ripetere dal debitore quanto ha pagato al creditore. L’azione di regresso spetta solamente al fideiussore che abbia provveduto al pagamento del debito garantito. Il regresso comprende la quota capitale, gli interessi e le spese sostenute.
Nell’ambito bancario, il rilascio di una fideiussione da parte di un istituto di credito è subordinato alla stipula di una “controgaranzia” del debitore in favore della banca. Con essa tutto o parte del patrimonio del debitore viene posto a garanzia del diritto della banca a recuperare dal debitore (a titolo di regresso) la somma pagata al creditore, maggiorata degli interessi e delle spese.
Quali sono le differenze tra fideiussione e contratto autonomo di garanzia?
La fideiussione e il contratto autonomo di garanzia sono due tipologie di garanzie distinte tra loro.
La fideiussione è accessoria rispetto alla obbligazione principale, perciò il fideiussore garantisce l’adempimento della stessa obbligazione principale. L’accessorietà si traduce nel fatto che vi è identità tra prestazione (principale) del debitore e prestazione (accessoria) del garante.
Il contratto autonomo di garanzia, diversamente, pone a carico del garante una obbligazione autonoma e diversa rispetto a quella (principale) del debitore. Questa, infatti, non è rivolta al saldo del debito principale, quanto a indennizzare il creditore insoddisfatto dietro il versamento tempestivo di una somma di denaro predeterminata.
In sostanza, ciò che differenzia le due fattispecie è la c.d. “causa” contrattuale. Questa nella fideiussione si sostanzia nella richiesta di adempimento dell’obbligazione rivolta al garante, anziché al debitore. Nel caso di garanzia autonoma, invece, nella richiesta di pagamento di un indennizzo predeterminato, svincolato dalla prestazione oggetto del rapporto originario intercorrente tra debitore e creditore.
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