Fincantieri chiude su Stx. Arrembaggio alla Francia. Rumors
Il governo socialista rinuncia a nazionalizzare i cantieri navali di Stx France che passeranno al colosso italiano della cantieristica guidato da Giuseppe Bono
Pare sia stata decisiva la volontà del governo socialista di Francois Hollande di voler chiudere il dossier Stx-Fincantieri prima del voto presidenziale del 23 aprile e del 7 maggio. E così, anche se al momento è ancora solo a livello di indiscrezioni, secondo concordanti ricostruzioni di quotidiani francesi i cantieri navali Stx non verranno nazionalizzati, come chiedevano i sindacati transalpini, ma passeranno all'italiana Fincantieri. Questo dopo che la società italiana guidata da Giuseppe Bono avrebbe accettato, riporta Les Echos, di accontentarsi di una quota di capitale inferiore alla maggioranza assoluta.
Fincantieri è ormai prossima a conquistare dunque un pezzo di Francia e a chiudere una lunga controversia con la controparte transalpina. Il governo francese, nonostante le recenti minacce di una nazionalizzazione degli ultimi cantieri navali nazionali, ha proseguito negli scorsi giorni le trattative con il gruppo cantieristico per trovare un accordo e risolvere la lunga disputa scatenata dalla preferenza accordata da un tribunale coreano all'offerta italiana per Stx France nel quadro della procedura di bancarotta di Stx Offshore & Shipbuilding.
Dunque alla fine un compromesso è stato raggiunto ed è previsto venga presentato dal ministro per l'industria Christophe Sirugue ai sindacati, ai politici locali e alla stampa nel tardo pomeriggio. Per l'edizione online di Ouest France, i sindacati sono stati convocati per le 17h mentre una conferenza stampa è stata organizzata per le 17h30. L'accordo prevede che Fincantieri assuma la proprietà di Stx France ma non la maggioranza del capitale. La societa' triestina ha infatti accettato di acquistare tra il 45% e il 49% e non il 66,67% e di affidare un ulteriore 10% ad una fondazione bancaria italiana e non ad una societa' legata alla Cassa Depositi e Prestiti, ipotesi quest'ultima respinta dal governo francese.
La restante parte del capitale sara' in mani pubbliche francesi tra lo Stato che conserverà il suo 33% e il gruppo statale militare DCNS che otterra' il 10% e quindi non entrerà nella compagine azionaria di Fincantieri secondo una delle ipotesi circolate negli ultimi giorni. Il consiglio di amministrazione avrà una composizione che riflettera' ovviamente la suddivisione dei pesi tra i vari azionisti.
Fincantieri, pur di realizzare una delle maggiori e più importanti operazioni di acquisizione mai effettuate nel settore della cantieristica navale e nella sua storia, si è anche impegnata a salvaguardare i livelli occupazionali di STX France, a mantenere il centro studi a Saint-Nazaire, a proteggere brevetti e proprieta' intellettuali e a non trasferire attivita' all'estero. "Hanno accettato molte cose", ha affermato una fonte a dimostrazione della determinazione della societa' triestina nel portare avanti l'operazione.