Economia
Bollette sempre più salate e famiglie in ginocchio: da ottobre a gennaio maxi rincari. Tutte le cifre
Le famiglie italiane sono arrivate a pagare fino a 777 euro di media, di cui 280 per l'elettricità e 497 per il gas. Ecco gli incrementi regione per regione e le differenze. I dati



Bollette, impennata dei costi negli ultimi quattro mesi: le differenze tra le varie regioni
Il problema legato ai costi dell'energia in Italia si fa sempre più serio e, nonostante l'intervento del governo per agevolare le famiglie e le imprese più in difficoltà per tre mesi, i dati che arrivano sui prezzi di luce e gas relativi al periodo ottobre-gennaio sono preoccupanti. La media delle bollette pagate nei mesi in questione - in base ai calcoli fatti da Facile.it per Il Sole 24 Ore - è di 777 euro, di cui 280 per l’elettricità e 497 euro per il gas. Il rincaro si è tradotto in un incremento medio della bolletta stagionale del 5,9% sullo stesso periodo 2023/24, quando l’importo si era fermato a 724 euro. La componente gas pesa di più (64%) sulla spesa complessiva ed è quella che ha registrato l’incremento annuo maggiore: l’8,3% in più, in media, in Italia, contro l’aumento dell’1,7% della bolletta della luce.
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Il trend varia sul territorio: al netto di Valle d’Aosta e Sardegna – non analizzate – la regione in cui si è speso di più - prosegue Il Sole - è l’Emilia Romagna. Qui la bolletta dei quattro mesi esaminati è stata pari a 876 euro, di cui 593 di gas (100 euro in più rispetto alla media nazionale). Seguono Lombardia (872 euro, di cui 589 di gas), Marche (865 euro), Puglia (858 euro) e Basilicata (854 euro). In realtà, osservando l’incremento annuo, la bolletta del quadrimestre dell’Emilia Romagna è tra quelle che sono cresciute meno (+5,4%). Vincono Calabria (+6,8% a 657 euro) e Toscana (+6,5% a 615 euro).
Proprio in Toscana le famiglie, stando alle elaborazioni, pagano il conto meno salato. La componente che è cresciuta di più, come già detto, è quella del gas che in alcune regioni ha messo a segno un aumento a doppia cifra: +11,1% in Toscana; +11% in Calabria; +10% in Campania. Agli antipodi, con un aumento del 7,2%, ci sono Marche, Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.