Economia

Fonsai, le coop a rischio processo. Scalata ai Ligresti, 3,5 mld di disvalore

Sette gli indagati, tra cui l'ad di Unipol Carlo Cimbri. L'ipotesi di reato è che il valore dei concambi sia stato falsato

Fonsai, le coop a rischio processo. Scalata ai Ligresti, 3,5 mld di disvalore

Dopo dieci anni dal passaggio delle assicurazioni Fondiaria-Sai dei Ligresti al gruppo Unipol, lo scenario potrebbe essere completamente ribaltato, ci sperano - si legge sul Giornale - i 25mila piccoli soci che in quel passaggio hanno perso quasi tutto: domani al tribunale di Milano è in calendario un incidente probatorio da cui dipende il rinvio a giudizio dei vertici di Unipol. In ballo c’è qualcosa intorno ai 3,5 miliardi di euro: a tanto ammonterebbe, secondo stime e perizie, la differenza di valore assegnata a Unipol a scapito di Fonsai. Il secondo filone penale vede due inchieste per aggiotaggio aperte contemporaneamente a Milano e Torino, la Cassazione che indica il foro piemontese e poi cambia idea: nel luglio 2018 i pm torinesi, dopo 4 anni, arrivano alla chiusura indagine per sette indagati: l’ad di Unipol Carlo Cimbri e il presidente Pierluigi Stefanini insieme con altri manager del gruppo e della Consob.

L’ipotesi - prosegue il Giornale - è proprio quella che nella fusione tra Unipol e Fonsai il valore dei concambi sia stato falsato a favore di Unipol, il che implicherebbe il rinvio a giudizio. Ma il sostituto procuratore generale della Cassazione, nel novembre dello stesso anno, ha stabilito che la competenza territoriale era di Milano, dove gli atti sono quindi stati di nuovo trasferiti. Passano altri due anni e arriviamo all’incidente probatorio di domani. L’udienza, davanti al Gip Anna Calabi, serve ai pm milanesi Stefano Civardi e Roberto Fontana, che hanno ricevuto l’indagine già chiusa dai colleghi di Torino, per «cristallizare la prova» che sta alla base del possibile rinvio a giudizio.