Economia
FS e sabotaggi: c’è molto più di quanto si dica, ma il silenzio è d’obbligo
L’episodio di Venezia, avvenuto ieri, è solo l’ultimo tassello di un puzzle che sta diventando sempre più difficile da ignorare
FS e sabotaggi
La questione dei sabotaggi alle infrastrutture ferroviarie è ben più seria di quanto traspaia dalle dichiarazioni ufficiali. Dietro agli episodi che negli ultimi tempi hanno colpito la rete di Ferrovie dello Stato ci sono indagini delicate e complesse, con elementi concreti che vanno oltre le ipotesi circolate finora. Fonti riservate confermano che gli inquirenti stanno lavorando su piste che lasciano poco spazio ai dubbi: il problema esiste, ed è reale.
L’episodio di Venezia, avvenuto ieri, è solo l’ultimo tassello di un puzzle che sta diventando sempre più difficile da ignorare. Una semplice catena da bicicletta, ritrovata sui binari, ha mandato in tilt la circolazione ferroviaria. Ma davvero possiamo pensare a una distrazione o a un gesto casuale? Le indagini in corso dicono altro, ma la riservatezza è massima e il silenzio, in questo momento, è non solo necessario ma obbligato.
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Le autorità stanno vagliando ogni ipotesi, e sebbene l’opinione pubblica sia rimasta finora all’oscuro della portata reale di quanto sta accadendo, chi segue da vicino la vicenda sa che c’è ben altro sotto la superficie. I dettagli che filtrano, poche informazioni frammentarie e apparentemente innocue, sono solo la punta di un iceberg che potrebbe rivelare scenari ben più preoccupanti.
Chi c’è dietro questi sabotaggi? Qual è il vero obiettivo? Troppe domande, poche risposte e un’unica certezza: le indagini proseguono con discrezione assoluta. E fino a quando non ci saranno certezze, il silenzio rimarrà la linea imposta da chi sta cercando di far luce su una vicenda che potrebbe avere implicazioni più ampie di quanto immaginiamo.