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Economia
G20, flop sul clima: impegni vaghi nella bozza d'intesa.Le posizioni su Cop 26


- RUSSIA: Nel novembre 2020 ha annunciato l'obiettivo di ridurre le emissioni di almeno il 30% al di sotto dei livelli del 1990 entro il 2030. Questo obiettivo aggiornato non rappresenta un aumento dell'azione del governo russo per il clima, poiché era già previsto come limite dell'obiettivo precedente (25-30 %). Secondo il Climate Action Tracker, la Russia può facilmente raggiungerlo e sarebbe bene presentasse un obiettivo più ambizioso. Nell'ottobre 2021, il governo russo ha annunciato il target di zero emissioni nette per il 2060, ma questo non è stato ancora adottato formalmente, né è chiaro se riguarderà tutte le emissioni o solo quelle di Co2. Sarebbe in fase di preparazione una bozza di strategia a lungo termine aggiornata che includerebbe una riduzione del 79% delle emissioni di Co2 al di sotto dei livelli del 2019 entro il 2050. Tuttavia la strategia energetica del governo fino al 2035, adottata quest'anno, si concentra quasi esclusivamente sul promuovere l'estrazione ed il consumo di combustibili fossili e sulla loro esportazione nel resto del mondo. Nelle scorse settimane, in vista della Cop26, il presidente Vladimir Putin ha sottolineato come la Russia abbia come obiettivo quello di raggiungere la neutralità carbonica "non oltre il 2060". "Il ruolo del petrolio e del carbone diminuirà", ha promesso il leader del Paese che si classifica quarto per emissioni di gas a effetto serra, rivendicando che ora il 45% della produzione energetica proviene da fonti a bassa emissione di gas serra, comprese quelle nucleari. 

- ITALIA: Come gli altri Stati membri dell'Unione Europea ha presentato il proprio Ndc (Nationally Determined Contribution), con un obiettivo complessivo di riduzione dei gas ad effetto serra al 2030 del 40% rispetto al 1990. Al fine di raggiungere tale obiettivo, è stato adottato un pacchetto di provvedimenti, il cosiddetto Pacchetto clima-energia 2030, che prevede anche il raggiungimento del 32% di rinnovabili sui consumi complessivi al 2030 e la riduzione dei consumi di energia primaria del 32.5% rispetto all'andamento tendenziale. Il 4 marzo 2020 è stata presentata la proposta di Regolamento per una 'Legge europea per il clima' che prevede di rivedere l'obiettivo europeo di riduzione delle emissioni di gas serra al 2030, esplorando opzioni per un target di 50-55% rispetto ai livelli del 1990. Tuttavia secondo una recente relazione del Consiglio nazionale della green economy, le emissioni di gas serra in Italia nel 2021 hanno ripreso a crescere del 6%. E nel 2020 gli eventi estremi connessi al clima nel nostro paese sono stati quasi 1.300, mentre nel 2011 erano meno di 400.

Secondo la relazione, per recepire i nuovi obiettivi europei, l'Italia dovrebbe tagliare le proprie emissioni del 26,2% nei prossimi 10 anni. Il governo punta forte sul green e ha stanziato circa 70 miliardi di euro del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) in investimenti in infrastrutture verdi, economia circolare e mobilità sostenibile. "Mentre combattiamo la pandemia nei nostri Paesi, non possiamo perdere di vista l'altra crisi che dobbiamo affrontare: affrontare il cambiamento climatico", ha ammonito il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, al summit sul clima organizzato dagli Usa.

- STATI UNITI: L'Amministrazione Biden ha indicato tra le sue principali priorità la lotta ai cambiamenti climatici e ha obiettivi ambiziosi. Lo dimostra il piano annunciato dal presidente appena prima di volare a Roma per il G20 e che prevede 555 miliardi di dollari di investimenti per il clima nel quadro del progetto 'Build Back Better' da circa 1.750 miliardi per il rilancio del Paese. "Il più grande investimento singolo nella storia della nostra economia energetica pulita", ha evidenziato la Casa Bianca, ricordando l'obiettivo di tagliare la riduzione dei gas serra entro il 2030 di "oltre un gigatone". Le emissioni degli Stati Uniti nel 2020 sono state inferiori a causa della pandemia, ma anche grazie ai progressi nelle politiche climatiche. Il presidente Biden ha già adottato importanti misure per invertire l'azione, incentrata sullo scetticismo, del suo predecessore Trump, rientrando nell'accordo di Parigi nel suo primo giorno in carica. Biden ha promesso di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, allineandosi alle prospettive europee.

Un obiettivo che intende raggiungere tramite alcune soluzioni per la transizione energetica, come l'implementazione dell'utilizzo di energie rinnovabili. Nel piano della sua Amministrazione sono previsti anche la riqualificazione energetica di quattro milioni di edifici, la promozione della mobilità elettrica e sostenibile ed il potenziamento dei trasporti pubblici e delle ferrovie. 

(Segue...)

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