Gap addio, anche in Italia stop agli store. E il mondo jeans cresce con Levi's - Affaritaliani.it

Economia

Gap addio, anche in Italia stop agli store. E il mondo jeans cresce con Levi's

La catena Usa lascia il Regno Unito dopo 30 anni. In Italia scatta l'accordo per "accasarsi" nei negozi Ovs. E intanto il brand storico dei jeans corre

Forever21, catena rinomata statunitense, i grandi magazzini Debenhams, così come il grandissimo spazio dell’inglese Topshop, e ora anche Gap: Oxford Street ha alzato la bandiera bianca. La pandemia ha messo ko l’intero comparto del retail. Ormai, sempre meno persone si recano nei negozi. L’acquisto è di norma online: più comodo e conveniente. Così la catena americana lascia non solo Oxford Street, ma l’intero Regno Unito dopo 30 anni: 81 negozi distribuiti tra Inghilterra e Irlanda del Nord. Gap era sbarcata a Londra nel 1987.

Anche se, sottolinea il Sole 24 Ore, i problemi per la catena Usa iniziarono nel 2008, con la prima grande crisi: l'azienda annunciò l’apertura di otto boutique a insegna Banana Republic, la linea premium: nel Regno Unito contava 137 negozi: un passo "più lungo della gamba". La mania di grandezza portò la catena a una serie di insuccessi, culminati un ko tecnico dopo la pandemia. Nell'anno emergenziale il colosso Usa ha perso infatti 6 miliardi di dollari di incassi, attuando una ritirata in tutta Europa: 225 negozi chiusi in tutto il mondo, compresi quelli di Italia e Francia. Anche se, in Italia la strategia attuata è stata un po' diversa: l’abbandono fisico non è avvenuto in massa: la catena Usa si è accasata nei negozi Ovs, grazie alla visione e al fiuto di Stefano Beraldo, ceo della catena italiana. 

Ma non solo brutte notizie. Mentre una delle catena Usa perde terreno e abbassa le saracinesche,  alcuni marchi storici come Levi’s, nonostante la crisi emergenziale, stanno riprendendo a correre. Grazie a diversi fattori: introduzione di nuovi tessuti, accordi con maison come Valentino o partnership con professionisti, come la tennista Naomi Osaka, e acquisizioni mirate. Ripresa confermata anche dai numeri del secondo trimestre fiscale: lo storico brand è cresciuto del 156% e ha alzato l’Outlook per l’intero esercizio, chiudendo a 1,3 miliardi di dollari. Al contrario di Gap che ha poco più di 50 anni, il brand di jeans per eccellenza, nato in California nel 1853, resiste al tempo, alla crisi e alla corsa online.