Economia
Gas russo, l’Ue si sfila: "Dal 2025 fuori dai mercati spot, nel 2027 lo stop definitivo"
Con questa tabella di marcia l’Ue prevede di sostituire fino a 100 miliardi di metri cubi di gas naturale entro il 2030

Ue, stretta finale sul gas russo: “Dal 2025 fuori dai mercati spot, nel 2027 lo stop definitivo”
La Commissione europea ha presentato la propria tabella di marcia per porre fine alla dipendenza dall'energia russa in Ue, interrompendo l'importazione di gas e petrolio russi e gradualmente eliminando anche l’energia nucleare di origine russa. "Nonostante i significativi progressi ottenuti con il piano REPowerEU e le sanzioni imposte dopo l’invasione russa dell’Ucraina, nel 2024 si è registrato un aumento delle importazioni di gas russo. Sono dunque necessarie azioni più coordinate, poiché l’eccessiva dipendenza dell’Ue dall’energia russa rappresenta una minaccia alla sicurezza", si legge nella nota.
A partire dal 2025, la Commissione prevede una rapida crescita dell’offerta globale di Gnl (gas naturale liquefatto), mentre la domanda di gas diminuirà. Con la piena attuazione del quadro per la transizione energetica e del Piano d’azione per l’energia accessibile, l’Ue prevede di sostituire fino a 100 miliardi di metri cubi di gas naturale entro il 2030, con una riduzione della domanda compresa tra 40 e 50 miliardi di metri cubi entro il 2027. Allo stesso tempo, la capacità di importazione di Gnl dovrebbe aumentare di circa 200 miliardi di metri cubi entro il 2028, ovvero cinque volte l’attuale importazione di gas russo.
La Commissione collaborerà con gli Stati membri affinché la progressiva eliminazione delle importazioni energetiche dalla Russia sia ben coordinata in tutta l’Unione. Agli Stati membri sarà richiesto di preparare piani nazionali entro la fine dell’anno, in cui dovranno indicare come contribuiranno alla cessazione delle importazioni di gas, petrolio ed energia nucleare russi. Tutte le misure saranno accompagnate da sforzi continui per accelerare la transizione energetica e diversificare le forniture, anche attraverso l’aggregazione della domanda di gas e un miglior utilizzo delle infrastrutture, al fine di evitare rischi per la sicurezza dell’approvvigionamento e la stabilità dei mercati.
Per quanto riguarda il gas, le prossime proposte miglioreranno la trasparenza, il monitoraggio e la tracciabilità del gas russo nei mercati dell’Ue. In particolare, verranno impediti nuovi contratti con fornitori di gas russo (sia tramite gasdotti che Gnl) e quelli spot già in vigore saranno interrotti entro la fine del 2025. Ciò permetterà già entro la fine di quest'anno di ridurre di un terzo le forniture rimanenti di gas russo. La Commissione proporrà inoltre la cessazione totale di tutte le importazioni di gas russo entro la fine del 2027.
Nell’ambito della tabella di marcia, la Commissione presenterà anche nuove iniziative per contrastare la flotta ombra russa che trasporta petrolio. Per il nucleare, le proposte in arrivo il mese prossimo includeranno misure sulle importazioni di uranio arricchito russo, nonché restrizioni ai nuovi contratti di fornitura cofirmati dall’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom (Esa) relativi a uranio, uranio arricchito e altri materiali nucleari di origine russa. È inoltre prevista un’iniziativa per la creazione di una Valle europea dei radioisotopi, con l’obiettivo di garantire all’Ue l’approvvigionamento di radioisotopi medici attraverso un aumento della produzione interna. Alla tabella di marcia seguiranno, il mese prossimo, proposte legislative da parte della Commissione.