Economia
Germania,Ifo:"Ripresa migliore del previsto".Pil 2020,rosso più light (-5,2%)
Dopo la doccia fredda della produzione industriale a luglio che ha registrato un rallentamento della crescita, l’Ifo, il più importante centro studi economici della Germania, riporta un po’ di ottimismo Oltralpe e a cascata nelle economie del Vecchio Continente che più risentono della trazione della prima manifattura europea.
Dopo aver previsto un calo del 6,7% per il Pil 2020, l’istituto tedesco guidato dall’economista Clemens Fuest ha rivisto al rialzo le stime per l’intero anno stimando che il Paese registrerà una contrazione più leggera del 5,2%. La Germania sta vivendo un "ripresa migliore del previsto" e la contrazione del Pil quest'anno sarà "più lieve" delle attese, ha fatto sapere infatti l’autorevole istituto di Monaco di Baviera.
"Il calo del secondo trimestre è stato inferiore a quanto avevamo temuto e l'attuale ripresa sta procedendo meglio di quanto ci aspettassimo", ha commentato Timo Wollmershauser, responsabile delle previsioni di Ifo. Tuttavia il Pil, ha osservato l’Ifo che dunque conferma dunque le stime del governo Merkel e i caveat di del presidente di Bundesbank Jens Weidmann, non raggiungerà il livello pre-crisi fino al quarto trimestre del 2021. Il tasso di crescita medio annuo nel prossimo anno sarà quindi del 5,1% invece del 6,4% previsto e la ripresa continuerà nel 2022 con il Pil che continuerà a crescere a un tasso superiore alla media dell’1,7%.
"Il grado di incertezza nelle nostre previsioni è enorme, perchè nessuno sa come si svilupperà la pandemia di coronavirus, se dopo tutto ci sarà una Brexit dura e se le guerre commerciali saranno risolte", ha avvertito Wollmershauser. Il numero di disoccupati passerà da una media di 2,3 milioni l'anno scorso a 2,7 milioni quest'anno. L'anno prossimo scenderà a 2,6 milioni e poi a 2,5 milioni nel 2022. In termini percentuali, quest'anno la disoccupazione aumenterà dal 5% al 5,9%, scenderà al 5,7% nel 2021 e al 5,5% l'anno successivo.
Il surplus della Germania dovrebbe poi passare dai 52,5 miliardi di euro del 2019 a -170,6 miliardi di euro quest'anno per via del calo delle entrate e del drastico aumento della spesa a sostegno dell'economia. Il prossimo anno il deficit ammonterà a 86,9 miliardi di euro e nel 2022 sarà pari a 68,4 miliardi di euro. Infine, ha concluso l'Ifo, il "tanto criticato" surplus delle partite correnti della Germania diminuirà quest'anno da 244 miliardi di euro a 215,4 miliardi, perche' le esportazioni caleranno molto piu' rapidamente delle importazioni. L'anno prossimo, tuttavia, il surplus dovrebbe aumentare di nuovo a 276,2 miliardi. Nel 2022 raggiungerà i 290,1 miliardi.
A inizio settembre, il ministero dell’Economia tedesco guidato dal socialdemocratico Olaf Scholz ha fatto sapere che l’industria è tornata a circa il 90% dei livelli pre-crisi, e ha previsto che il rientro di molti lavoratori all’orario normale, dopo le riduzioni dovute alla crisi, continuerà a sostenere la ripresa anche se ci vorrà tempo. Mentre il capo della BuBa Weidmann, nonostante l’economia teutonica abbia registrato un forte rimbalzo durante l’estate, aveva cercato di attenuare l’ottimismo, avvertendo che la strada della ripresa sarà lunga e accidentata.