Economia

"Google deve vendere Chrome", scontro aperto con il governo americano. Ma "Big G" non vuole rinunciare al suo gioiellino

di redazione economia

Colpevole di pratiche anticoncorrenziali nella gestione del suo famoso motore di ricerca. Il giudice potrebbe pronunciarsi sulla sentenza nell'agosto 2025, dopo aver ascoltato entrambe le parti in un'udienza speciale ad aprile

Google, il governo Usa potrebbe chiedere la cessione Chrome

Dopo che una sentenza, ad agosto, ha stabilito che Google ha monopolizzato illegalmente il mercato dei motori di ricerca, il dipartimento Usa alla Giustizia punterà a obbligare il colosso tecnologico fondato da Larry Page a vendere il suo browser Chrome. Queste le indiscrezioni riportate da Bloomberg citando fonti a conoscenza del dossier, e rilanciate da diversi media Oltreoceano. "Secondo quanto riferito dall'agenzia - scrive il New York Post - il dipartimento di Giustizia chiederà al Tribunale di imporre misure relative all'intelligenza artificiale e al suo sistema operativo per smartphone Android".

Secondo la stessa fonte, il dipartimento Usa alla Giustizia ha finora rifiutato di commentare le indiscrezioni. Google, in una dichiarazione della sua vicepresidente agli affari legali, Lee-Anne Mulholland, riportata dalla testata, ha affermato che il dipartimento Usa alla Giustizia sta promuovendo un "programma radicale che va ben oltre le questioni legali in questo caso" e così facendo, danneggerebbe i consumatori. 

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Secondo Bloomberg, il governo statunitense chiederà a un giudice di obbligare Google a vendere il suo browser Chrome. Una simile sanzione contro il gigante tecnologico, riconosciuto colpevole di pratiche anticoncorrenziali nella gestione del suo famoso motore di ricerca, sarebbe storica. Il Dipartimento di Giustizia intende inoltre richiedere misure relative a nuovi strumenti di intelligenza artificiale generativa (AI) e al suo sistema operativo mobile Android, secondo fonti non citate vicine al caso, citate dall'agenzia di stampa lunedì. Google è stata dichiarata colpevole la scorsa estate di pratiche illegali per stabilire e mantenere il suo monopolio nella ricerca online da Amit Mehta, un giudice federale di Washington. 

Il giudice potrebbe pronunciarsi sulla sentenza nell'agosto 2025, dopo aver ricevuto la richiesta ufficiale delle autorità a novembre e aver ascoltato entrambe le parti in un'udienza speciale ad aprile.  Secondo il sito web StatCounter, a settembre Google deteneva il 90% del mercato globale delle ricerche online e addirittura il 94% sugli smartphone.