Economia

Governo, mancano i fondi. Assegno unico per i figli rimandato a gennaio 2022

Servono altri 10 miliardi (20 già stanziati), per soddisfare il fabbisogno di 10 milioni di famiglie, il massimale è di 250 euro al mese

Governo, mancano i fondi. Assegno unico per i figli rimandato a gennaio 2022

Il governo Draghi deve affrontare, oltre all'emergenza Coronavirus anche la grave crisi economica in corso in Italia. Per questo per le famiglie era stato annunciato l'assegno unico per i figli a carico. Un aiuto economico con un massimale di 250 euro al mese, ma i tempi per questa norma si sono allungati. La coperta dei conti pubblici - si legge sul Fatto Quotidiano - è troppo corta e i tempi di attuazione sono stretti. Ne sa qualcosa la ministra renziana della Famiglia, Elena Bonetti, che dopo aver presentato l’assegno unico familiare come una rivoluzione per le politiche di sostegno alla natalità da far partire prima di subito per dare un segnale di discontinuità con i precedenti governi, ha dovuto ammettere che "la misura nella sua forma definitiva non partirà da luglio".

Si dovrà attendere gennaio 2022 per far entrare a regime l’assegno, pilastro del Family act, che ingloberà gli 8 strumenti oggi esistenti: dalle detrazioni per i figli a carico agli assegni al nucleo familiare, dal bonus bebè al premio alla nascita. Un contributo, o credito d’imposta, di massimo 250 euro al mese che partirà dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni del figlio per tutte le famiglie di lavoratori dipendenti, autonomi e incapienti (cioè chi non ha reddito sufficiente per fruire delle detrazioni fiscali). Il premier Mario Draghi - prosegue il Fatto - ha spiegato che i fondi a disposizione per l’assegno unico sono 20 miliardi, tra fondi degli aiuti pre-esistenti e nuovi stanziamenti che dovranno arrivare dal Recovery plan. Peccato che dalle prime simulazioni emerga che con una platea di 10 milioni di richiedenti si arrivi a una spesa totale per lo Stato di 30 miliardi di euro.