Economia

Nadef alla Camera: ok per soli 3 voti. Gualtieri: "Digital tax dal 1° gennaio"

Manovra: arriva piano casa da 1 mld con sostegno ad affitti

L'Italia "ha la digital tax: la faremo entrare in vigore il primo gennaio, è uno dei componenti della manovra. C'era ma non era operativa". Lo ha ribadito il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, oggi a Lussemburgo, dopo la riunione dell'Ecofin. "E' positivo che stia andando avanti il negoziato sulla tassazione delle multinazionali digitali, ma non solo, a livello di G20. Noi auspichiamo un accordo comune, a livello internazionale, in assenza del quale procederemo a livello europeo", conclude Gualtieri.

Manovra: arriva piano casa da 1 mld con sostegno ad affitti

Il governo si appresta a lanciare un piano casa da 1miliardo nella prossima legge di bilancio. "Un piano per far rinascerele case e i quartieri delle nostre citta'", annuncia il ministro delleInfrastrutture, Paola De Micheli, su Twitter. "Si chiamaRinascitaurbana: il Governo stanzia 1 miliardo per migliorare laqualita' dell'abitare, con la rigenerazione degli edifici, il sostegnoalle famiglie in affitto, i cantieri nei piccoli comuni", aggiunge DeMicheli. 

Dl fisco: verso proroga ecobonus, sismabonus e cedolare secca

La proroga del sismabonus, degli ecobonus e della cedolare secca, previsti nel piano casa da 1 miliardo lanciato dal governo, dovrebbe confluire nel dl fiscale collegato alla manovra che approderà in cdm all'inizio della prossima settimana. Lo riferiscono fonti di governo. 

Approvato il Def. Gualtieri: fiducia in dialogo con Ue

Dopo il Senato anche la Camera ha dato il disco verde alla Nadef. Welfare, famiglia e investimenti. Sono i pilastri su cui poggia il provvedimento, insieme alla digitalizzazione e alla lotta all'evasione fiscale che, ha assicurato il viceministro all'Economia Laura Castelli, "sara' centrale" nell'azione del governo. "Se le forze politiche si ascoltassero - ha aggiunto l'esponente del Movimento 5 stelle - capirebbero che hanno tutti parlato dell'urgenza di adottare politiche anticicliche, della necessita' di un protagonismo italiano e della lungimiranza nella programmazione pluriennale, esprimendo posizioni anche molto comuni". Il riferimento e' agli scontri verbali che si sono registrati in Aula a Montecitorio durante la discussione generale. Dai banchi della Lega, in particolare, piu' volte si e' levato l'urlo ritmato di 'elezioni, elezioni'. Il coro, e le relative polemiche in risposta, ha costretto il presidente di turno Ettore Rosato a sospendere la seduta per alcuni minuti. L'esito del voto potrebbe avere delle ripercussioni sulla maggioranza. La risoluzione e' passata con 318 voti favorevoli, 194 contrari e due astensioni.

 

 

"Per soli tre voti la maggioranza ha avuto la possibilita' di approvare la Nota. Con quattro assenti quella risoluzione saltava. Date le condizioni politiche precarie, ricordate che oggi non siete andati a casa per tre voti...", ha detto Simone Baldelli, di Forza Italia, dopo il voto rivolgendosi agli avversari. Sono 14 i deputati del Movimento 5 stelle che non erano presenti durante le votazioni, 10 invece i pentastellati in missione. Dal Pd spiegano che i 5 assenti erano giustificati, mentre nel Movimento si sostiene che diverse assenze sono legate a motivi di salute. Un assente anche in Leu e in Italia viva. Soddisfatta per l'unita' dimostrata dai partiti di centrodestra e' la capogruppo di FI, Mariastella Gelmini. "Aver condiviso con Lega e Fratelli d'Italia la critica serrata ad una manovra economica che si preannuncia lacrime e sangue", ha spiegato, "rappresenta un indicatore di ottima salute della coalizione". A Lussemburgo, dove ha partecipato all'Ecofin, il titolare del Mef Roberto Gualtieri di e' detto infine fiducioso nel dialogo con la Commissione europea: "Crediamo che la filosofia della manovra sia stata ben compresa. Ho incontrato Moscovici e Dombrovskis, i contatti sono positivi, la Commissione deve attendere di esaminare la manovra, conosce i numeri della Nadef, abbiamo illustrato i contenuti e la logica che ci ha portato a individuare il 2,2% come punto di equilibrio per mantenere il debito in traiettoria discendente e di non fare una manovra restrittiva". "Questo ci ha portato a individuare un punto di equilibrio di responsabile espansione che consente di usare una certa flessibilita'. C'e' ottimismo e proseguiremo nel nostro impegno", ha concluso.  

MANOVRA: GUALTIERI, 'ESITO POSITIVO NON LEGATO A MODIFICHE OUTPUT GAP'

Una cosa è il confronto con la Commissione Europea sulla manovra economica 2020, un'altra la "lunga discussione" sui metodi di calcolo dell'output gap, il differenziale tra la crescita economica attuale e quella potenziale, uno degli indicatori macroeconomici chiave nel semestre europeo, il ciclo Ue di valutazione delle politiche di bilancio degli Stati membri. Lo dice il ministro dell'Economia Roberto GUALTIERI, in conferenza stampa a margine dell'Ecofin, a Lussemburgo. "Sono due cose diverse - afferma - anche se collegate: una è la lunga discussione e il confronto sull'affidabilità del criterio dell'output gap e della crescita potenziale, indicatori che sono da una parte utili ad aiutare a non tenere conto del ciclo economico, ma che presentano delle criticità, essendo meno oggettivi di quelli nominali".

"Da tempo - ricorda il ministro - abbiamo una posizione consolidata, come Paese: riteniamo che l'output gap possa essere calcolato in modo più adeguato rispetto a quello che ci sembra essere il potenziale di crescita maggiore del Paese. Ma la positiva risoluzione della discussione sulla manovra non è strettamente condizionata a questa discussione più generale". Certo, concede GUALTIERI, "può avere dei riflessi nella valutazione di determinate stime, ma riteniamo a prescindere corretta la nostra individuazione di questi margini di deviazione non significativa e flessibilità. Questo prescinde dalla discussione più generale su come potrebbe essere calcolato l'output gap", che si svilupperà nell'ambito della discussione sulla revisione del patto di stabilità, conclude.