Economia

Honor, Luckin Coffee, AmorePacific: i brand cinesi (e coreani) che conquisteranno l'Occidente nel 2025

Se il 2024 è stato l'anno dell'EV made in China, ora è la volta di brand attivi nella telefonia, nella ristorazione, nella cosmesi. Altri noti, alcuni ancora sconosciuti. Tutti molto agguerriti

di Federico Giuliani

Honor, Luckin Coffee, AmorePacific: i brand cinesi (e coreani) che conquisteranno l'Occidente nel 2025

C'è chi vende caffè e chi smartphone ultra tecnologici. Chi produce veicoli elettrici e chi offre servizi di logistica attraverso applicazioni. La lista dei nuovi brand asiatici che nel 2025 ambiscono a incrementare, o in certi casi tuffarsi ex novo, nei mercati occidentali è piuttosto corposa.

Se il 2024 è stato l'anno di Byd, Geely e Chery, e cioè delle quattro ruote – rigorosamente Ev – made in China, nei prossimi 12 mesi, sempre dalla Cina, potrebbero raddoppiare il loro spazio d'azione i “cugini” di Huawei. Parliamo, dunque, di aziende specializzate nella realizzazione di telefoni cellulari, tablet e altri dispositivi tecnologici del calibro di Oppo, Xiaomi e Vivo (tutte già presenti alle nostre latitudini europee).

Sul fronte della ristorazione è interessante segnalare il dinamismo di alcune catene, sempre cinesi, come Luckin Coffee – una specie di Starbucks in salsa pechinese – e ChaPanda, il terzo più grande rivenditore di bevande al tè fresche oltre la Muraglia. Attenzione, poi, alla cosmetica sudcoreana, a un'applicazione di trasporti simile a Uber - che sta consolidandosi nel Sud Est asiatico ma che, secondo alcuni, potrebbe fare capolino anche in Occidente - e ad altri player a sorpresa che sognano di stravolgere i ricchi mercati occidentali.

Vivo, Xiaomi e Oppo: gli “eredi” di Huawei

Con Huawei azzoppata da dazi, tariffe e speculazioni che ne hanno limitato la crescita, l'Europa sta assistendo alla silenziosa ascesa di tre marchi cinesi da non sottovalutare: Vivo, Xiaomi e Oppo. Impossibile non partire da quest'ultimo, il cui brand ha sponsorizzato eventi sportivi del calibro di Wimbledon, Roland-Garros e la Uefa Champions League. Nel 2024 l'azienda ha registrato un calo delle vendite globale dell'8% ma il consolidamento – in primis a livello di immagine – prosegue a gonfie vele. Xiaomi, che in patria ha iniziato a costruire pure automobili elettriche, è il marchio che, tra tutti i primi cinque competitor mondiali sul fronte smartphone, può vantare la crescita più rapida (spedizioni in aumento del 12%). Vivo fatica a farsi notare ma rappresenta pur sempre un'alternativa low cost rispetto ai soliti noti. Concludiamo con Honor, la costola di Huawei che ha chiuso un 2024 da record, con un'impennata delle vendite pari al 50% nel mese di dicembre e una pioggia di investimenti in settori strategici come l'intelligenza artificiale.

Ristorazione: occhio a Luckin Coffee e ChaPanda

Passiamo quindi a Luckin Coffee, il più grande marchio di caffè cinese per numero di negozi, che sta pianificando un'espansione massiccia al di fuori dei confini nazionali – Stati Uniti ma non solo - per alimentare la sua prossima fase di crescita (in mezzo all'intensa concorrenza nel mercato interno). Il brand, con sede a Pechino, nel 2023 aveva ottenuto un fatturato annuo di 24,9 miliardi di yuan (3,48 miliardi di dollari), riuscendo a superare quello cinese di Starbucks (circa 3,16 miliardi di dollari.

ChaPanda è invece già sbarcato anche in Europa (Milano compresa) e ambisce a diventare un punto di riferimento nella vendita di bubble tea, té al latte e altre bevande take away.

AmorePacific: cosmetici dalla Corea

Tralasciando la suggestione Grab – come detto una specie di Uber che sta andando forte nella regione Asean – vale la pena concentrarsi sul fashion made in Korea. Dopo le serie televisive, il K-pop e il cibo, da Seoul stanno ritagliandosi un discreto spazio di manovra sempre più brand di cosmetica. AmorePacific Corp., uno dei principali produttori di cosmetici del Paese, prevede di raggiungere quest'anno un fatturato di 4,27 trilioni di won (2,9 miliardi di dollari), nonché di espandersi tra Cina, Stati Uniti ed Europa. Grazie a marchi di punta come Laneige, Innisfree e COSRX, il colosso del K-beauty sta acquisendo via via maggiore consapevolezza, supportato da efficaci approcci di marketing locale e dall’apertura di negozi nei Paesi occidentali.

E questi sono soltanto alcuni dei protagonisti asiatici che sognano la ribalta tra Europa e Stati Uniti...