Economia
Ima, kebab, criptovalute e musica: l'impero (più o meno solido) di Vacchi
L'influencer da milioni di visualizzazioni si è costruito un portfolio aziendale eclettico e diversificato: dai kebab alla telefonia fino alla musica
Gianluca Vacchi e il suo variegato assetto societario
Gianluca Vacchi è un po' come il prezzemolo, lo trovi dappertutto. Erede della solida realtà aziendale familiare Ima, Vacchi ha sapientemente sfruttato la sua fama sui social media trasformandola in un vero e proprio business. La sua figura si staglia nel panorama imprenditoriale: dai balletti da milioni di visualizzazioni, con Instagram e Tiktok a fargli da palcoscenico, ai kebab extra lussuosi, Vacchi si è costruito un'ampia e variegata galassia aziendale. Tuttavia l'influencer "danzerino" deve fare ora i conti con l'immeso assetto societario che gli ruota intorno, tra passi falsi e qualche cifra in rosso.
Conosciuto anche per essere il cugino di Alberto Vacchi, presidente e amministratore delegato di Ima, Gianluca sta per uscire di scena dall'azionariato dell'azienda, gigante nel settore delle macchine automatiche per il confezionamento. Ima, con una storia che affonda le radici a Ozzano, in provincia di Bologna, è un punto di riferimento mondiale nel packaging, con un fatturato che supera i 2 miliardi di euro.
Tuttavia, Vacchi, che ne detiene il 13%, si appresta a vendere le sue quote, valutate intorno ai 230 milioni di euro. A comprare? Chi altri se non il cugino Alberto, già possessore del 51% dell'azienda. Questa mossa, anticipata da indiscrezioni e confermata dai diretti interessati, non solo rafforza la posizione di Alberto all'interno di Ima, ma segna anche un passaggio simbolico: Gianluca, che ha fatto ormai dei social una sua cifra comunicativa, lascia il campo aziendale più tradizionale per seguire strade imprenditoriali diverse. E mentre Gianluca si allontana, entra in scena Leonardo Maria Del Vecchio, tramite il suo family office LMDV Capital, acquisendo una quota dell'1,1%.
E queste diverse strade imprenditoriali sono sfociate in una delle tante imprese di Vacchi, la sua Kebhouze srl., che gli ha fatto sborsare quasi 20 milioni di euro per coprire le perdite di oltre 19,2 milioni segnate nel bilancio 2022. Insomma un vero colpo al portafoglio di Vacchi, la Cofiva Holding, che ha dovuto attingere alle riserve straordinarie per far fronte a questa imprevista voragine finanziaria. Lanciata alla fine del 2021, la catena di fast food si è proposta di introdurre in Italia un nuovo format di punti vendita di kebab e hamburger, scegliendo tra ben 4 tipi di kebab tra pollo, vitello e tacchino, black angus e Planted vegetale. Tuttavia, l'esito finanziario di questa iniziativa è stato al di sotto delle aspettative dell'influencer.
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Non contento dei suoi kebab premium, Vacchi si è anche cimentato nel caotico mondo delle criptovalute fondando Elimobile. La strategia della piattaforma prevedeva l'integrazione di servizi innovativi agli abbonamenti telefonici tradizionali, con un focus particolare sull'uso di una criptovaluta interna. Tuttavia, nel 2023, questa compagnia telefonica, di cui Vacchi detiene il 75% ha affrontato significative difficoltà economiche registrando 6 mln di perdite, "risultati 50 volte inferiori alle previsioni". Di fronte a tali sfide, Elimobile ha avviato un processo di ristrutturazione finanziaria, ricorrendo a un concordato preventivo.
L'ultima impresa in casa Vacchi è stata annunciata di recente. Già noto nel panorama dance con successi come "Mueve", "Love" e "Sigamos Bailando", si lancia ora nel settore musicale come imprenditore autonomo, dando vita alla nuova società Mundo Paralelo Srl, di cui assume la posizione di azionista di maggioranza. Questo passo segna un'evoluzione nel percorso professionale dell'eccentrico dj-imprenditore, che precedentemente realizzava dischi dance con diverse etichette. In un incontro presso il notaio Marco Orlandoni a Bologna, Gianluca Vacchi, agendo in qualità di amministratore unico della sua Cofiva Holding, insieme a Salvatore Roggio e Matteo Mandrelli, ha formalizzato la costituzione di Mundo Paralelo Srl. In questa nuova impresa, la Cofiva Holding di Vacchi detiene una quota significativa del 60,98%, mentre i due restanti soci dividono equamente il restante 39,02%, con il 19,51% ciascuno.