Economia

Intelligenza artificiale, Geoffrey Hinton la bidona: cosa c'è dietro l'addio

Di Giuseppe Vatinno

"ChatGpt o Bard di Google sono piuttosto spaventose": la retromarcia del nonno dell’intelligenza artificiale non può che destare qualche perplessità

Sembra che il mondo sia sempre alla ricerca di una nuova emergenza: c’era il Covid ed è arrivata la guerra, c’era la guerra ed ora arriva il “pericolo” IA. Sembra che si faccia di tutto per tenere l’umanità sotto pressione. In realtà l’IA è una tecnologia molto importante e che promette molto bene per aiutarci a vivere meglio. Una Intelligenza Artificiale diffusa è già in grado di aiutare medici, giuristi, investigatori. Certamente come ogni tecnologia può essere utilizzata male ma questo non significa buttare tutto alle ortiche. Una Intelligenza Artificiale Ostile (IAO) potrebbe sorgere ma è un procedimento che può essere controllato.

Chi scrive è stato membro dello IEET (Institute for Ethics and Emerging Technologies) un ente di ricerca Usa che ha proprio il compito di controllare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale non solo dal punto di vista tecnico ma anche e soprattutto dal punto di vista etico.

La Singolarità, più che un fenomeno incombente è un divenire asintotico che permetterà di gestire tutte le fasi di un eventuale passaggio nel futuro. Per ora si tratta poco più che di fantascienza. Ne ho parlato in un mio libro, “Transumanesimo: una filosofia per l’uomo del XXI secolo” (Armando Editore). La Singolarità è un concetto che si è sviluppato in ambito Transumanista.

I Transumanisti credono nel “Singolarismo” che sarebbe il momento in cui l’accelerazione non lineare della tecnologia porterebbe all’emergere di un epifenomeno: la fusione tra l’intelligenza biologica con quella artificiale delle macchine in una ibridazione di carbonio e silicio. Questa suggestione fu lanciata dal futurologo americano Ray Kurzweil che ha posto anche una data e diverse tappe: il 2045. In realtà il primo a parlarne fu lo scrittore di fantascienza e matematico universitario Vernor Vinge agli inizi degli anni ’80 dello scorso secolo. Negli Usa esiste anche un Singularity Institute for Artificial Intelligence. Ma perché si utilizza il termine “singolarità”? La singolarità in matematica è un punto in cui una funzione assume un valore infinito.