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Economia
Istat, l'industria arranca a luglio (-0,4%), positivi i prezzi alla produzione ad agosto (+0,7%)
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Industria: Istat, a luglio fatturato - 0,4% su mese, -4,7% su anno

A luglio l'Istat stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, sia diminuito dello 0,4% in valore e dello 0,3% in volume rispetto al mese precedente: un dato che è il risultato di incrementi sul mercato interno (+0,5% in valore e +0,2% in volume) e cali sul mercato estero (-2,4% in valore e -1,3% in volume). Per il settore dei servizi, l'Istat osserva un aumento dell’1,9% in valore e dell’1,8% in volume. Quanto ai raggruppamenti principali di industrie, a luglio si registra un aumento congiunturale solo per l’energia (+3,3%), mentre risultano in diminuzione i beni di consumo (-0,2%), i beni intermedi (-0,6%) e quelli strumentali (-1,8%).

Su base annua il fatturato dell’industria, corretto per gli effetti di calendario, registra una flessione sia in valore (-4,7%) sia in volume (-3,9%), sintesi di diminuzioni del 4,7% sul mercato interno (-4,3% in volume) e del 4,6% su quello estero (-3,1% in volume). I giorni lavorativi di calendario sono stati 23 contro i 21 di luglio 2023. A livello di settore l'Istat registra un marcato calo per i beni strumentali (-11,3%) e flessioni più contenute per i beni intermedi (-2,6%), per i beni di consumo (-1,4%) e per l’energia (-0,5%). Nei servizi, si registrano incrementi tendenziali del 4,4% in valore e del 2,3% in volume.

Commentando i risultati l'istituto sottolinea come continui la fase di debolezza dell’industria in senso stretto, con il terzo mese consecutivo di calo congiunturale del fatturato, sia in valore sia in volume. Al contrario, nel settore dei servizi si osserva un recupero diffuso, dopo due mesi di flessione, più robusto nel comparto del trasporto e magazzinaggio e nelle attività professionali, scientifiche e tecniche. Anche in termini tendenziali e al netto degli effetti di calendario gli andamenti sono differenziati tra i due macrosettori, con una perdurante debolezza nel settore industriale e un andamento positivo per i servizi.

Industria: Istat, prezzi produzione agosto +0,7% su mese e -0,8% su anno

Ad agosto i prezzi alla produzione dell’industria crescono dello 0,7% rispetto al mese precedente e flettono dello 0,8% rispetto all'anno precedente (da -1,1% di luglio). Lo rileva l'Istat. Sul mercato interno i prezzi aumentano dell'1,2% su base mensile e diminuiscono dell'1,1% su base annua (da -1,6% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi sono stazionari in termini congiunturali e mostrano una flessione tendenziale più contenuta (-0,5%; era -0,4% a luglio). Sul mercato estero i prezzi diminuiscono dello 0,3% su base mensile (-0,1% area euro, -0,3% area non euro) e dello 0,6% su base annua (-0,7% area euro, -0,3% area non euro).

Nel trimestre giugno-agosto 2024, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria crescono dell'1,7% (+2,4% mercato interno, +0,1% mercato estero). Ad agosto 2024, fra le attività manifatturiere, si rilevano cali tendenziali su tutti i mercati per i settori coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,7% mercato interno, -9,9% area euro, -6,0% area non euro), articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-2,0% mercato interno, -1,6% area euro, -1,2% area non euro), metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-1,4% mercato interno, -3,6% area euro, -1,9% area non euro) e prodotti chimici (-1,4% mercato interno, -0,1% area euro, -0,5% area non euro). Gli incrementi tendenziali più ampi riguardano i settori computer, prodotti di elettronica e ottica (+4,6% area euro) e altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+3,9% area non euro). Sul mercato interno, i prezzi della fornitura di energia elettrica e gas tornano a crescere su base annua (+0,5%) dopo quasi un anno e mezzo di variazioni tendenziali negative.

Ad agosto 2024, i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” diminuiscono dello 0,1% su base mensile e dell’1,5% su base annua (era -1,8% a luglio); quelli di “Strade e Ferrovie” flettono dello 0,3% in termini congiunturali e dell’1,8% in termini tendenziali (da -1,3% del mese precedente).

LEGGI ANCHE: Istat, a settembre aumenta l'indice di fiducia per consumatori e imprese

"Ad agosto, i prezzi alla produzione dell’industria registrano un nuovo incremento congiunturale, il quarto consecutivo, sostenuto quasi totalmente dal rialzo dei prezzi della componente energetica (in particolare della fornitura di energia elettrica e gas) sul mercato interno; al netto di tale componente, i prezzi sono stazionari", commenta l'Istat. "L’ulteriore riduzione della flessione su base annua - osserva - è ancora principalmente dovuta all’attenuarsi della dinamica tendenziale negativa dei prezzi del comparto energetico sul mercato interno. Su tale mercato, i prezzi dei beni intermedi registrano una flessione tendenziale (-1,5%) pressoché stazionaria sul valore di luglio (-1,4%) e la crescita dei prezzi dei beni strumentali e dei beni di consumo si conferma modesta (rispettivamente +0,1% e +0,3%, per entrambi come a luglio). Per le costruzioni, i prezzi registrano cali congiunturali contenuti; la loro flessione tendenziale si riduce per edifici, si amplia per strade".






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