Economia
Italia pronta all'emissione dei panda-bond. Aziende alla conquista della Cina
Il ruolo giocato da Cdp all'interno di quella che il presidente cinese in visita da oggi in Italia ha definito come la nuova era delle relazioni fra i due Paesi
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Due piccioni con una fava, si direbbe in Italia. Che muovendosi sul ricco mercato cinese significa poter, da un lato, accedere a una potenziale raccolta complessiva da 12 mila miliardi di dollari, dall’altra finanziare l’espansione delle aziende italiane che vogliono percorrere la Nuova Via della Seta al contrario, internazionalizzandosi nel Colosso d’Oriente.
Come primo Paese del G7, l’Italia si prepara a emettere (tramite Cassa depositi e prestiti) panda-bond, così come vengono chiamate le obbligazioni in Renminbi (in valuta locale), per sostenere le aziende italiane presenti in Cina o che in Cina vogliono sbarcare.
Un modo anche per consolidare, in un momento difficile per l'Italia che in questi 10 mesi di governo Lega-M5S ha perso circa 100 miliardi di investimenti esteri, i propri legami economici e commerciali con Pechino in quella che il presidente cinese Xi Jinping, in arrivo oggi nel nostro Paese per la firma dell’accordo preliminare che collega Roma al suo gigantesco progetto di infrastrutture Belt and Road Initiative, ha definito come “la nuova era” nelle relazioni con il nostro Paese. In uno slogan, si potrebbe dire: attrarre capitali stranieri e contemporaneamente sostenere l’italianità nel mondo e in Cina.
L'amministratore delegato di Cdp Fabrizio Palermo
Il piano di emissione delle obbligazioni è in attesa dell’autorizzazione da parte delle autorità del Paese asiatico, che sta normalizzando il mercato interno per quanto riguarda l’ingresso degli investimenti esteri.
L’annuncio arriverà sabato a villa Madama quando, davanti a Xi Jinping e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, saranno firmati gli accordi tra le grandi imprese italiane, come Snam e Ansaldo, e istituti e gruppi cinesi.
Il piano dei panda-bond (Il primo Paese europeo a emetterli è stata Polonia) coinvolge Cdp, la società del Tesoro che gestisce il risparmio postale degli italiani, primo azionista di Poste e che giocherà un ruolo strategico su un duplice fronte.
Il ministro dell'Economia Giovanni Tria
Da una parte, il varo del progetto pionieristico nel G7 di raccolta di capitali in loco (firmerà con il presidente della Bank of China Chen Siqing un memorandum d'intesa), dall’altro l'impegno di garante degli equilibri dei rapporti industriali e commerciali tra i due Paesi, legati anche al fatto che il Ceo, Fabrizio Palermo, è anche amministratore delegato di Cdp Reti (holding con in pancia le partecipazioni di Snam, Terna e Italgas), il cui capitale ospita in joint venture come secondo azionista (al 35%) gli investitori orientali di State Grid (la più grande società elettrica al mondo) ed è anche co-presidente del Business Forum Italia-Cina, finalizzato a potenziare le relazioni d'affari tra i Paesi.
Assieme al potente fondo sovrano China Investiment Corporation (Cic) che gestisce 813 miliardi di dollari di masse di riserve valutarie, poi, Cdp costituirà un veicolo per investire lungo la Nuova Via della Seta.
Il vicedirettore della Banca d'Italia Fabio Panetta
Sullo sfondo c'è il nostro debito pubblico monstre da oltre 2.300 miliardi di euro, in continua crescita: farsi amico un Paese con tre triliardi di dollari complessivi di riserve estere può essere utile se per caso la febbre da spread tornasse ad agitare le aste di emissione dei Btp da parte del Tesoro.
A fine mese, mentre il vicepremier Luigi Di Maio farà capolino nel parterre del New York Stock Exchange, il tempio della finanza mondiale, il ministro dell'Economia Giovanni Tria e il vicedirettore della Banca d'Italia Fabio Panetta, banchiere centrale in pole position per diventare il numero due di Ignazio Visco dopo il passo indietro di Salvatore Rossi, voleranno invece in Cina per rinsaldare ulteriormente i rapporti (finanziari) tra i due Paesi. Il Pechino Express è un treno da non perdere sia per i government sia per i corporate bond.