Economia

Cosa chiedono gli italiani al 2025: le priorità sono sanità e lavoro. Basta armi a Kiev

Il 35% pensa che la situazione economica peggiorerà nei prossimi sei mesi

di redazione economia

Sondaggio, ecco che cosa si aspettano gli italiani dal 2025

Il 2024 va in archivio e il 2025 si affaccia portandosi dietro tanti dubbi per gli italiani. Preoccupa la situazione a livello nazionale ma anche quella geopolitica, con le tante guerre in corso e una crescente instabilità mondiale sempre più evidente. Su questo fronte si registra una percentuale superiore al 50% che chiede di fermare l'invio di armi all'Ucraina.

Gli italiani sono preoccupati per le prospettive future, questo è quanto emerge da un sondaggio Ipsos pubblicato su Il Corriere della Sera. Le priorità dell’Italia, menzionate spontaneamente dalle persone intervistate vedono anche quest’anno al primo posto i temi dell’economia e del lavoro (citati dal 54% delle persone), sostanzialmente allo stesso livello dello scorso anno.

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Al secondo posto si trova il tema della sanità, che cresce ulteriormente, citato oggi dal 35%, quasi il doppio del periodo pre-Covid. D’altronde, per quanto il governo sostenga di aver aumentato gli investimenti in questo settore, - prosegue Il Corriere - i risultati non si percepiscono, anzi la situazione sempre più precaria nel pubblico e le enormi difficoltà nell’area dei medici di base, per citare solo alcuni aspetti, giustificano questa crescita di preoccupazione. Ciò che colpisce è il contrarsi dell’ottimismo per il futuro. Interrogati sull’andamento previsto dell’economia italiana nei prossimi tre anni, gli ottimisti sono il 32%, i pessimisti il 31%.

Si equivalgono - prosegue Il Corriere - quindi coloro che pensano che le cose andranno meglio e chi invece prevede il contrario. È la prima volta nell’ultimo quinquennio che non vediamo prevalere, più o meno nettamente, l’ottimismo nel medio periodo. Anche nel 2020, l’anno peggiore del Covid e l’anno del massimo calo recente del Pil, gli ottimisti per il futuro prevalevano di 11 punti.

Infine, riguardo alle previsioni sulla propria situazione economica nei prossimi sei mesi, i pessimisti prevalgono di 8 punti. È un dato che rispecchia quelli degli anni più recenti.

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