Economia
Leadership femminile, otto protagoniste oltre gli stereotipi
All'incontro organizzato da Economy si è parlato di leadership femminile e gender gap. A raccontare la loro storia, otto donne di talento
Leadership femminile, otto protagoniste oltre gli stereotipi. L'incontro organizzato da Economy.
Gli stereotipi di genere sono forme discriminatorie che, purtroppo, affliggono (ancora) la società odierna. A parlarne durante l'incontro "Dimenticare Lisistrata. La leadership femminile: otto protagoniste oltre gli stereotipi", organizzato dalla testata Economy nella cornice di Palazzo Turati a Milano, otto donne di talento che hanno affermato la loro leadership senza soccombere a ineguaglianze, iniquità e difficoltà nel gestire le trattative.
Tra le protagoniste che hanno raccontato la loro storia, Maurizia Villa, managing director e country chair Italia Korn Ferry; Cristina Santucci, vice president and general manager Juul Labs Italia; Paola Pierri, founder and executive chairman Pierri Philanthropy Advisory; Antonella Massari, segretario generale Associazione Italiana Private Banking (AIPB); Giuliana Paoletti, presidente Image Building, Alessandra Faiella, attrice, comica, scrittrice e formatrice; Sara Biglieri, Partner, Europe Head of Litigation Practice, Studio legale Dentons; Cristina Sivieri Tagliabue, autrice e media producer.
Leadership femminile: Maurizia Villa (Korn Ferry)
Maurizia Villa è managing director della società di consulenza gestionale Korn Ferry, in cui è approdata nel 2010 dopo aver maturato una trentennale esperienza nel settore bancario e finanziario, ricoprendo ruoli di rilievo. "Negli ultimi anni - ha raccontato ai microfoni di Affaritaliani.it - si è notata una maggiore apertura da parte delle organizzazioni relativamente al tema della leadership femminile. La strada da percorrere è ancora molto lunga: ciò che si nota, tuttavia, è una maggiore predispozione all'accettazione di tali temi e all'attuazione del cambiamento che occorre mettere in atto in tale ambito. La crescente attenzione al tema della sostenibilità, da parte delle aziente, accresce anche quella sulla parità di genere. L’impegno è da entrambe le parti, notiamo che c’è attenzione sul tema della competenza. Nei prossimi anni, questa tematica avrà una struttura più bilanciata e non rimarrà più una mera speranza".
Leadership femminile: Cristina Santucci (Juul Labs Italia)
Cristina Santucci è vice president and general manager in Italia di Juul Labs, l'azienda statunitense attiva nel settore delle sigarette elettroniche. Con oltre vent’anni di esperienza nello sviluppo e nella gestione di brand e prodotti di consumo per aziende internazionali (tra cui Mars, Philips e Sara Lee), Santucci ha lavorato in The Coca-Cola Company per oltre 15 anni, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità fino a diventare marketing director per l’Italia.
Ad Affaritaliani.it, la manager ha illustrato due modalità necessarie a mitigare il più possibile il fenomeno del gender gap in azienda. “In ambito aziendale e lavorativo in generale, una donna deve spesso fare i conti con la disuguaglianza di genere. Vi sono due modi, a mio avviso, per sconfiggerli: abbandonare certe resistenze ad affrontare alcuni temi scomodi, giocando le stesse carte degli uomini senza vergogna, oppure scardinare tali aspetti e riposizionarsi su altri temi"
"Nel corso della mia carriera - ha aggiunto Santucci - mi è capitato di scontrarmi con il problema della mobilità geografica: anziché esserne soggiogata, ho riposizionato la mia carriera su un altro asse. A detta degli esperti, il fenomeno del gender gap sarà colmato non prima di 207 anni. Direi che c'è ancora molto da fare".
Leadership femminile: Paola Pierri (Pierri Philanthropy Advisory)
Dopo circa trent'anni di lavoro nel settore bancario e finanziario, Paola Pierri ha concluso la sua carriera con il ruolo di Direttore Generale di UBM, la banca di investimento del Gruppo UniCredit. Nel 2009, ha lasciato il Gruppo UniCredit per fondare la Pierri Philanthropy Advisory ed occuparsi a tempo pieno di consulenza e formazione in tema di filantropia e finanza sociale per aziende, banche, family offices e fondazioni.
“Il tema della leadership femminile per una persona della mia età è singolare", ha raccontato Pierri ad Affaritaliani.it. "Il fatto che sia ancora opportuno parlarne mi fa tornare indietro nel tempo. Quando avevo 30 anni, infatti, non pensavo che nel 2020 si dovesse ancora parlare di questi argomenti. Vengo da una storia dove il gap di genere si stava, per fortuna, contraendo al punto di poter pensare che, quando fossi andata in pensione, non se ne sarebbe più parlato. Non sono convinta che la società italiana sia profondamente maschilista, tuttavia temo che, come succede per altri argomenti, quelli che alzano la voce lo siano e che tentino di reintrodurre quel tipo di cultura”.
Leadership femminile: Giuliana Paoletti (Image Building)
Dopo aver fatto rientro da un'esperienza di studi alla Columbia University di New York, Giuliana Paoletti è approdata in Ellesse, azienda specializzata in abbigliamento sportivo, dove ha ricoperto il ruolo di direttore comunicazione e relazioni esterne. Nel 1987 ha fondato Image Building, società di consulenza in comunicazione che negli anni si afferma tra i principali player del settore. “Credo che essere leader sia, per uomini e donne, una forma mentale", ha raccontato Paoletti ad Affaritaliani.it. "Tuttavia, essa spesso non viene tuttavia insegnata alle nostre figlie: se dicessimo loro che noi donne possiamo fare tutto, forse le cose sarebbero diverse e avremmo più leader femminili".
"Il mondo della comunicazione - ha aggiunto Paoletti - è popolato da numerose donne, eppure Image Building è una delle poche società fondata e guidata da una donna. Tutto questo è equiparabile a tutti gli altri settori, non vedo differenze. Affinché il gender gap possa essere colmato ci vorrà ancora molto, essendo una questione culturale (la cultura di un popolo va formata nei decenni)".
Leadership femminile: Antonella Massari (AIPB)
Antonella Massari è segretario generale e membro del Consiglio di Amministrazione di AIPB, carica che ricopre dal 2017. Nel 1987 è entrata nel Gruppo Unicredit, dove ha ricoperto posizioni di rilievo quali Head of Group Identity & Communications e Executive Vice President Responsabile del Dipartimento Group Stakeholders and Service Intelligence.
"Per colmare il gender gap ci vorrà ancora molto - ha spiegato la manager ai microfoni di Affaritaliani.it. "Di sicuro, con azioni positive capaci di avviare un cambiamento drastico e permanente i tempi si potranno accorciare. Si è molto parlato di quote rosa, criticandole per giunta, per le donne nei Board delle aziende e in Parlamento. Nel 2010 c'erano 60 donne nei Board delle prime 600 società quotate. Adesso, il peso è 33%. Lo stesso anno, in Parlamento c'era una presenza del 20% di donne, adesso il 33% grazie a una legge che lo ha previsto. Essere favorevoli a questo tipo di iniziative non è bello, perché sono fatti che non dovrebbero essere imposte con la legge, ma che dovrebbero sorgere spontaneamente. Se si vogliono accorciare i tempi, è purtroppo l'unica via in Italia".
Leadership femminile: Alessandra Faiella
Alessandra Faiella è un'attrice, comica e scrittrice che ha recitato, tra gli altri, con Dario Fo, Franca Rame, David Riondino, Massimo Navone, Renato Sarti e Marco Rampoldi. In televisione ha partecipato ai programmi di Serena Dandini, Gialappa’s Band, Zelig, Cochi e Renato, Piero Chiambretti e Daria Bignardi.
“In ogni ambito lavorativo e sociale c’è un gap tra mondo femminile e il mondo maschile: nel mondo del potere, delle relazioni, così come in ambito aziendale. Siamo qui per parlare di questo e cercare di superare speranzosamente questo gap. Quando questo accadrà? Non lo so. Una battuta recita: il Wall Street Journal dice che il gender gap negli studi notarili americani sarà superato nel 2117, ma io quel giorno avrò le mie cose, quindi non potrò saperlo".