Economia
Leonardo, Cingolani post voto Usa: "In un mondo in guerra servono alleanze industriali"
L’amministratore delegato svela dettagli del patto con i tedeschi su carri armati, ma avverte: "La vera sfida è il fronte della cyber-sicurezza"
Leonardo, Cingolani sul futuro dell'Europa e l'importanza delle sinergie per fronteggiare l'America di Trump
Con Donald Trump presidente degli Stati Uniti molte cose sono destinate a cambiare velocemente a livello mondiale, ma non si parla solo della questione legata alle guerre in Medio Oriente e in Ucraina. Anche l'Unione europea deve cambiare rotta, lo ha detto chiaramente Mario Draghi nel suo documento sul "futuro dell'Europa" e lo conferma pure l'ad di Leonardo Roberto Cingolani: "La nostra strada - spiega l'ex ministro a La Stampa - non può che passare dalle sinergie".
In un mondo in guerra, con un'Europa fragile e un'America pronta ad alzare barriere, è l’ora di unire le forze. "Per garantire la sicurezza dei cittadini a livello europeo bisogna sviluppare tecnologie di altissimo livello. Nessuna realtà è in grado di farlo da sola. È necessario creare delle alleanze industriali in cui ognuno apporta le proprie competenze". Cingolani entra anche nel dettaglio, mostrando i dati di bilancio di Leonardo, con gli ordini che aumentano del 7,8% e sfiorano i 15 miliardi.
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I ricavi salgono del 12,4% a 12,1 miliardi. Ma come ribadisce, da soli tutto questo è destinato ad avere numeri ben diversi. "Bisogna unire le forze - ribadisce Cingolani a La Stampa - come abbiamo fatto con il colosso tedesco Rheinmetall per accelerare nel mercato dei carri armati, un comparto strategico da 50 miliardi in dieci anni". Ma l'ad di Leonardo spiega soprattutto che il futuro è legato in particolare a un settore, sempre più decisivo: quello della cyber-sicurezza.
"Si tratta - spiega Cingolani - della componente essenziale e cruciale del concetto di sicurezza globale. Lo sviluppo di tecnologie multidominio, cioè l’interconnessione digitale operativa di sistemi satellitari, aerei, terrestri e navali per la difesa, richiede un controllo cyber totale. Lo stesso vale per qualsiasi attività con un certo livello di digitalizzazione, dalle banche, agli ospedali, alle infrastrutture. Ci aspettiamo di crescere esponenzialmente in questo settore, diventando un attore chiave europeo, anche attraverso la valutazione di operazioni di crescita sul mercato".