Made in Italy/ Pegugina vende le Rossana. Scatta lo sciopero
Due marchi storici della produzione dolciaria di Perugina potrebbero passare di mano, su decisione di Nestlè: secondo indiscrezioni la multinazionale svizzera, proprietaria dello stabilimento di San Sisto dal 1988 cederà i marchi (non le produzioni) delle storiche caramelle Rossana e la linea di pasticceria Ore liete. La reazione del sindacato è immediata, con un'ora di sciopero, soprattutto perchè - spiega la Cgil - queste indiscrezioni escono "alla vigilia dell'importante incontro di domani in Confindustria sul piano industriale Nestlè". Un confronto che "parte molto male", sottolinea il sindacato. L'azienda, da parte sua, evita di commentare quelli che definisce "rumors di mercato" e ribadisce "massimo rispetto per le relazioni sindacali, soprattutto in vista dell'incontro di domani in Confindustria".
Le istituzioni locali, a partire dalla presidente dell'Umbria, Catiuscia Marini, e dal sindaco di Perugia, Andrea Romizi, esternano la loro preoccupazione: domani nel capoluogo umbro la delegazione della Nestlé, guidata da Leo Wencel, incontrerà sia la presidente sia il sindaco, per illustrare il piano industriale. "Certo, un po' arrabbiati siamo, ma teniamo il punto sul nostro contro-piano industriale": Michele Greco, segretario di Flai-Cgil dell'Umbria, ribadisce l'intenzione del sindacato di "non spostarsi di una virgola" dalla proprie posizioni. Che aveva illustrato in un incontro, sempre in sede confindustriale, il 10 febbraio scorso ai rappresentanti della multinazionale, la quale - era stato il resoconto del sindacato - aveva "ascoltato e preso appunti sulle idee e le proposte" per il futuro dello stabilimento di San Sisto.
Idee e proposte che saranno ribadite domani all'azienda, ovvero: valorizzazione del brand Bacio, sviluppo dei prodotti storici, produzioni controstagionali per controbilanciare il calo fisiologico della cioccolata, forti investimenti nel marketing. "Questo - spiega Greco - non solo per salvaguardare gli attuali livelli occupazionali, con 800 dipendenti fissi e 300 circa stagionali, ma anche per consentire un reale sviluppo della produttività del sito". Oggi pomeriggio, la tensione sulla vicenda è divenuta palpabile durante un incontro del sindacato a Perugia al quale ha partecipato anche la segretaria Cgil, Susanna Camusso. Prima del suo intervento, alcuni lavoratori dello stabilimento di San Sisto hanno preso la parola per ribadire che "sulla Perugina non si può scherzare, e il lavoro che c'è oggi deve rimanere". "Abbraccio i lavoratori della Perugina che oggi hanno scioperato per difendere il loro lavoro", ha detto Camusso.