Economia
Manovra: Fumo, stimati rincari fino al 40% per chi “rolla”
Rizla: “Aumento della tassazione favorirebbe mercato illecito”
Legge di Bilancio 2020: la tassazione sui prodotti da fumo colpirebbe maggiormente trinciati, filtri e cartine. La posizione di Rizla
La legge di bilancio colpisce duramente il mercato dei prodotti da fumo, ma non solo: per la prima volta anche alcuni accessori, come le cartine e i filtri, potrebbero infatti, a proposta invariata, essere soggetti a un’imposta di consumo, che si andrebbe ad aggiungere a un aumento di accisa già previsto sui tabacchi trinciati, il che si traduce in un doppio aumento di tasse, ovvero di prezzo, per i consumatori. Le stime dimostrano che allo stato attuale della proposta l’incremento del prezzo per chi “rolla” le sue sigarette sarebbe del 40% in più rispetto a chi acquista sigarette tradizionali.
Affaritaliani.it ha raccolto la posizione di Rizla, brand leader in Italia e nel mondo nella produzione di cartine e filtri e parte del gruppo Imperial Brands, player globale di prodotti del tabacco, accessori per fumatori e prodotti di nuova generazione alternativi al fumo.
“È chiaro che il rischio concreto di un intervento così penalizzante è di causare un forte calo dei volumi venduti legalmente, e parallelamente un aumento nella vendita dei prodotti di contrabbando, che non pagano nessun’imposta. È un fenomeno che purtroppo in passato abbiamo già visto in alcuni paesi europei.” sottolinea Giacomo Cattoni, Global Marketing Manager di Rizla.
“Il tabacco trinciato è sempre stato un cuscinetto a questi fenomeni: quando aumentano i prezzi delle sigarette i consumatori si spostano verso prodotti di costo più basso. Si sta andando a demolire il ruolo intermediario di questa categoria favorendo il mercato illegale e il contrabbando, che in Italia, pur mantenendosi sulla soglia del 5%, è in aumento”, aggiunge Enrico Ziino, Head Of Corporate Affairs & LEGAL Affairs – South-East Europe di Imperial Brands.
Discusse anche le stime incluse nella legge bilancio, secondo i più approssimative. Cattoni ha spiegato: “le stime dei volumi su cui si basa l'attuale proposta, sono di molto inferiori a quelle risultanti dalle numerose ricerche di mercato condotte dagli operatori del settore. La quasi totalità dei consumatori italiani, ovvero il 90%, acquista filtri di piccole dimensioni e cartine corte. Le stime di mercato interne al settore dimostrano infatti che lo stesso gettito fiscale desiderato potrebbe essere ottenuto dimezzando l'imposta attualmente prevista. Questa scelta garantirebbe l'equilibrio del mercato, tutelando di conseguenze le stesse stime fiscali dello Stato e i milioni di consumatori italiani".
Continua Enrico Ziino: “L’attuale impostazione ricalca la posizione inserita in finanziaria tre anni fa per le sigarette elettroniche: l’effetto finale di quella impostazione è che l’erario non ha intascato nulla mentre il mercato lecito è andato al tracollo, sotto la pressione del mercato parallelo”.
Uno strangolamento del mercato legale che desta preoccupazione, considerando che, secondo recenti stime, il mercato nero sottrae alle casse dello Stato 800 milioni l'anno. Ma l’illecito, oltre a provocare un danno economico, influenza e ricade anche sulla salute pubblica, a causa della scarsa qualità dei prodotti e del prosperare di atteggiamenti non controllati. In questo scenario, l’appello al Governo è quella di rivedere il quadro normativo alla luce di una maggiore equità nella tassazione, andando a toccare tutte le categorie in maniera bilanciata, al fine di evitare che, ancora una volta, venga colpita un singolo settore e che, di conseguenza, la leva fiscale impatti sulla contrazione del mercato legale, anziché salvaguardarlo.