Economia
Marchionne, Elkann: se ne va un amico, la mia famiglia per sempre riconoscente
Renzi: disgusto per chi ancora oggi lo ha insultato. Salvini: onore a un uomo che ha fatto tanto
"Io e la mia famiglia gli saremo per sempre riconoscenti per quello che ha fatto e siamo vicini a Manuela e ai figli Alessio e Tyler". Cosi' John Elkann, presidente di Exor, la holding della famiglia Agnelli, annunciando la morte di Sergio Marchionne. "Rinnovo l'invito - aggiunge Elkann - a rispettare la privacy della famiglia di Sergio". "E' accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l'uomo e l'amico, se n'e' andato. Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell'esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanita', responsabilita' e apertura mentale di cui e' sempre stato il piu' convinto promotore.
"Onore a un uomo che ha fatto tanto e avrebbe potuto fare ancora molto. Un pensiero ai familiari di Sergio Marchionne e un augurio a chi ha l'onore e l'onere di prendere il suo posto". Cosi' il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini.
"La notizia della scomparsa di Sergio Marchionne, purtroppo non piu' inattesa, ci addolora e lascia un vuoto in tutti coloro che ne hanno conosciuto e apprezzato le qualita' umane, intellettuali, professionali". Lo afferma il capo dello Stato Sergio Mattarella. "Desidero in questo momento anzitutto esprimere il mio sentimento di vicinanza ai suoi familiari, e a quanti erano a lui piu' legati nella vita e nel lavoro. Marchionne - secondo il presidente della Repubblica - ha scritto una pagina importante nella storia dell'industria italiana. Nella sua responsabilita' di leader della Fiat ha attraversato anni di trasformazioni assai profonde e radicali dei mercati, dei sistemi di produzione, delle strategie finanziarie, delle relazioni sindacali. Ha assicurato continuita' e rilancio fino a costruire una nuova aggregazione, a dar vita a una nuova piu' grande realta' per sostenere la competizione. Marchionne non ha mai rinunciato a battersi per le proprie strategie, ad affrontare difficolta' e conflitti, a superare incomprensioni. La sua visione ha sempre provato a guardare oltre l'orizzonte e immaginare come l'innovazione e la qualita' potessero dare maggiore forza nel percorso futuro. Marchionne - conclude Mattarella - ha saputo testimoniare con la sua guida tutto questo, mostrando al mondo le capacita' e la creativita' delle realta' manifatturiere del nostro Paese".
"Siamo vicini alla famiglia e agli amici di Sergio Marchionne: con lui scompare la figura di un manager lungimirante e innovativo, che ha saputo dare un futuro all'industria automobilistica italiana e internazionale. Ribadisco il nostro impegno a lavorare affinché Torino e il Piemonte rimangano centrali nel sistema FCA, valorizzando competenze, professionalità e centri di ricerca del più importante distretto automotive italiano". Così Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, sulla scomparsa di Sergio Marchionne.
"Provo disgusto per chi ancora oggi ha insultato sui social un uomo che stava morendo. Un abbraccio affettuoso alla famiglia di Sergio Marchionne. La terra gli sia lieve". Lo scrive su twitter Matteo Renzi.
"Il primo pensiero va all'uomo, alla sua famiglia, ai suoi cari ai quali rivolgo le mie condoglianze in questo momento così doloroso". Queste le parole del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. "Ho avuto occasione di conoscerlo - ricorda Zaia - ricavandone il senso di una persona di grande levatura. Di certo - aggiunge - ha scritto la storia dell'imprenditoria nazionale e internazionale e con lui se ne va un punto di riferimento dell'Economia con la E maiuscola che non sarà facile sostituire".
"Un capitano d'impresa lungimirante, un uomo di visione lunga, una persona coraggiosa. Cosi' ho conosciuto Sergio Marchionne colpito da un destino davvero malvagio e ingiusto. Con commozione mi unisco al dolore della famiglia e dei tanti che oggi ne piangono la perdita". Lo dichiara Piero Fassino, deputato del Pd ed ex sindaco di Torino. "Senza la sua determinazione e la sua capacita' ne' Fiat, ne' Chrysler - conitnua - avrebbero conosciuto la rinascita realizzata con FCA, garantendo a centinaia di migliaia di lavoratori un lavoro sicuro. Ci lascia - sottolinea - la testimonianza di chi sa che per farcela bisogna osare, sfidare le convenienze, andare oltre gli schemi, innovare senza paura cio' che si deve cambiare". "Ci ha insegnato - conclude - che se una cosa la sogni, la puoi fare".